Lago di Lugano o Ceresio
La gestione dei livelli avviene sulla base di un “regolamento a linee”, definito nel 1953 e ratificato con la Convenzione di Lugano del 1955 (vedi “un po’ di storia” più in basso).
In funzione del livello lacuale misurato a Ponte Tresa e della stagione, viene definita la portata di rilascio attraverso le paratoie dello sbarramento di Ponte Tresa.
Se del caso, grazie alle previsioni di piena a disposizione, è possibile incrementare il rilascio preventivamente, creando un volume maggiore di stoccaggio nel lago. Ciò consente di ridurre durante il colmo della piena sia il livello massimo raggiunto, che la portata rilasciata, a beneficio dei rivieraschi lacuali e di quelli lungo il fiume Tresa.
Maggiori informazioni si trovano presso l'Ufficio federale dell'ambiente (UFAM):
Tramite la Convenzione tra la Svizzera e l'Italia, sottoscritta a Lugano il 17 settembre 1955 ed entrata in vigore il 15 febbraio 1958, si decise di procedere alle opere necessarie alla regolazione del Lago di Lugano, affidando l'esecuzione dei lavori al Cantone Ticino e delegando a una Commissione Internazionale il compito di sorveglianza sulla costruzione e sull'esercizio delle opere di regolazione.
Sulla base della convenzione del 1955, i lavori furono eseguiti tra la fine degli anni '50 e l'inizio degli anni '60 e hanno riguardato:
- la correzione dello stretto di Lavena;
- la costruzione dello sbarramento di regolazione alla Rocchetta;
- la correzione della Tresa tra Ponte Tresa e Madonnone.
I relativi lavori sono iniziati nel gennaio del 1960 e sono stati ultimati verso la fine del 1962. L'esercizio dell'impianto è diventato effettivo e conforme al regolamento nel corso del secondo semestre del 1963.
Il progetto di regolazione, secondo le intenzioni delle autorità italiane e svizzere, si prefiggeva di:
- abbassare i livelli di piena del lago di Lugano nell'interesse di tutti i Comuni rivieraschi;
- regolare i livelli lacuali durante le diverse stagioni, tenendo conto, per quanto possibile, dei bisogni dell'agricoltura, della pesca, della navigazione e dell'igiene;
- limitare le portate massime della Tresa e ridurre in questo modo il pericolo di inondazioni nella valle della stessa;
- incrementare la portata della Tresa in tempi di magra, a favore dalla produzione idroelettrica della centrale di Creva.
Nell'ambito di queste attività, l'UCA ha avviato e finanziato il progetto Ceresio (vedere "Progetto Ceresio"), per l'approfondimento del problema della regolazione del lago di Lugano.
La regolazione dello sbarramento di Ponte Tresa avviene sulla base del regolamento definito dalla Commissione italo-svizzera di regolazione, in funzione del livello lacuale e della stagione.
Gli obiettivi del regolamento in vigore menzionano ma non esplicitano i portatori di interessi e i rispettivi obiettivi, che potrebbero al contrario svolgere un ruolo nella gestione integrata e partecipata delle acque del lago di Lugano.
L'esperienza maturata nell'ambito della regolazione, il nuovo contesto internazionale e la necessità di un utilizzo efficiente e sostenibile delle risorse idriche richiedono un'attenta analisi dell'attuale modalità di gestione e un suo eventuale adeguamento.
Per questa ragione l'UCA nel periodo 2006-2009 ha finanziato il progetto Ceresio, con la collaborazione scientifica del Politecnico di Milano e dell'Istituto Dalle Molle della SUPSI.
I principali risultati del Progetto Ceresio sono confluiti nel Progetto STRADA, sia per quanto riguarda la ricognizione dei portatori di interesse e la definizione degli indicatori, sia per quanto concerne l'individuazione delle alternative efficienti di regolazione.