Basi del progetto
Le due condizioni indispensabili per l'avvio del progetto sono:
- un'ampia partecipazione da parte degli allevatori ticinesi
- la disponibilità delle risorse finanziarie necessarie per il pagamento del prelievo e delle analisi del latte, per l'offerta di un servizio di sostegno tecnico e consulenza nonché per il versamento di un indennizzo in caso di macellazione di animali risultati non curabili con antibiotici.
Partecipazione degli allevatori
La mastite bovina causata dallo Stafilococco aureo non è una malattia inserita nella legislazione sulle epizoozie.
Per questo motivo il progetto di risanamento non poggia su una base legale ma su contratti di diritto privato, sottoscritti dagli allevatori e dall'Ufficio del veterinario cantonale. La partecipazione è facoltativa.
I proprietari di bovine da latte che hanno sottoscritto il contratto sono 147, pari all'82% delle aziende ticinesi dedite alla produzione di latte (180 aziende). Sono escluse dal progetto le tenute di vacche nutrici (67) perché il prelievo di latte in queste tenute sarebbe operativamente molto difficoltoso e il problema delle mastiti in questo settore zootecnico riveste un'importanza minore.
La partecipazione minima prevista inizialmente per l'avvio del progetto corrispondeva al 75% degli allevatori. L'obiettivo di una larga partecipazione è stato quindi raggiunto e costituisce la premessa indispensabile per un'eradicazione dell'infezione a livello territoriale.
Finanziamento del progetto
Il principale finanziatore del progetto è l'Ufficio federale dell'agricoltura (UFAG), con una quota poco inferiore all'80%. Il sostegno si basa sull'art. 76 della Legge federale sull'agricoltura concernente i programmi sulle risorse.
La partecipazione degli enti privati e assicurata da Swissmilk e dalla Federazione ticinese dei produttori di latte (FTPL).
Il cantone, attraverso l'Ufficio del veterinario cantonale e la Sezione dell'agricoltura, copre una quota del 10%.
Una partecipazione finanziaria minoritaria è offerta dalla facoltà di medicina veterinaria dell'Università di Berna.
Per i produttori di latte non affiliati alla FTPL viene prelevato un contributo annuo di 5.- per ogni bovina da latte, ciò che permette di garantire una parità di trattamento rispetto agli allevatori affiliati.