Chiusure natalizie
I servizi dell’Amministrazione cantonale rimarranno chiusi i pomeriggi del 24 e del 31 dicembre 2024.
Il Dipartimento del territorio (DT), L'Ufficio dei corsi d'acqua (UCA) e l'Ufficio dei pericoli naturali, degli incendi e dei progetti (UPIP) assicurano e promuovono la formazione dei membri delle Commissioni locali
(Art. 13 LTPNat).
La formazione comprende una parte generale per tutti i membri del Presidio Territoriale sulle modalità di lavoro nel presidio e una parte tecnica per gli specialisti, fornendo le conoscenza basilari sui singoli pericoli naturali (alluvionamenti, movimenti di versante, valanghe).
Essa è suddivisa in 4 moduli:
A causa della diffusione dell'epidemia di Coronavirus e delle decisioni assunte dal Consiglio di Stato e dal Consiglio federale i corsi previsti per maggio e giugno sono annullati e posticipati a data da definire
La protezione contro i pericoli naturali avviene oggi in base ai principi della gestione integrale dei rischi.
Grazie a un'adeguata combinazione di diverse misure protettive, i rischi già esistenti possono essere ridotti a un livello ammissibile e quelli nuovi e inaccettabili possono essere evitati.
La Legge cantonale sui territori interessati dai pericoli naturali (LTPNat) del 29 maggio 2017 ha introdotto la gestione del rischio come caposaldo per la definizione delle misure necessarie.
È lo strumento nel quale sono definite le diverse misure di sicurezza da mettere in atto, secondo tempi e modalità predefiniti.
L'elaborazione dei piani d'emergenza richiede alle autorità locali e alle forze d'intervento di conoscere la situazione locale di esposizione al pericolo.
Il piano di emergenza:
Rappresenta lo stato maggiore locale, istituito dal Municipio, con competenze in ambito di pericoli naturali.
I comuni hanno l'obbligo di dotarsi di Piani di Emergenza e di Commissioni Locali incaricate di attuare tali piani (Artt. 12 e 13 LTPNat).
Ruolo fondamentale del presidio è il monitoraggio periodico della situazione sul territorio comunale.
Dissesti idrogeologici, danni al bosco o alle opere di premunizione vanno riconosciuti tempestivamente.
Oltre all'osservazione del territorio, i membri del presidio analizzano le allerte e i dati meteorologici in caso di eventi potenzialmente pericolosi, adottando le misure di protezione definite nel piano d'emergenza.