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Decreto di protezione di Molino-Colombera

CONSULTAZIONE CONCLUSA

Il Dipartimento del territorio informa che è stata avviata la procedura di consultazione del Decreto di protezione di Molino-Colombera.

Il comparto di Molino-Colombera occupa un’area di circa 0.5 km2 nella piana del Laveggio, nei Comuni di Mendrisio (sezioni di Genestrerio e Ligornetto) e Stabio in corrispondenza di uno dei rari tratti del fiume rimasti naturali e ospita molte specie vegetali e animali di rilievo.

Il comparto è caratterizzato dalla presenza di ambienti naturali e semi-naturali diversificati quali specchi d’acqua, acque correnti, boschi umidi, margini boschivi mesofili, paludi, prati umidi, prati da sfalcio a gestione estensiva.

La fascia di terreni attigua agli ambienti palustri è composta da superfici agricole a carattere più intensivo che offrono ancora buone possibilità di spostamento per la fauna; a ridosso di queste si dispongono, con pressione crescente, le zone abitative, industriali, le vie di comunicazione.

In virtù dei contenuti presenti il Cantone è chiamato ad adottare adeguati provvedimenti di protezione e ad istituire formalmente la tutela di quest’area.

L’obiettivo generale della protezione del comparto di Molino-Colombera è quello di conservare intatte le paludi e il complesso di ambienti palustri, di assicurare l’integrità e la funzionalità dei siti di riproduzione di anfibi, tutelare la flora e la fauna presenti, nonché di promuovere le attività umane di incidenza territoriale nel rispetto dei contenuti naturalistici dell’area, curando in particolare l’informazione e gli aspetti didattici.

Periodo di deposito:

  • 7 settembre - 7 ottobre 2015.

Ogni cittadino dei comuni di Mendrisio e Stabio, nonché qualsiasi altra persona o ente che dimostri un interesse, può presentare osservazioni scritte sul documento alla:

  • Sezione dello sviluppo territoriale,
    Via F. Zorzi 13,
    6501 Bellinzona.

Termine per l'inoltro di osservazioni:

  • 7 ottobre 2015.

Dopo la fase di deposito e la valutazione delle osservazioni pervenute, il Decreto di protezione verrà adottato dal Consiglio di Stato.

Seguirà la pubblicazione con possibilità di ricorso al Tribunale amministrativo.