La scuola che verrà - Idee per una riforma tra continuità e innovazione - page 58

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Per garantire che la nostra scuola possamantenere saldi i principi di equi-
tà e inclusione e nel contempomigliorare la propria qualità in termini di
apprendimento degli alunni, è necessario poter disporre di risorse che
permettano di assumere l’eterogeneità come un fattore positivo e non
unicamente come un ostacolo all’insegnamento-apprendimento di tutti.
Due sono le grandi linee di sviluppo previste: da un lato la personalizza-
zione e dall’altro il perfezionamento delle pratiche didattiche tramite la
differenziazione pedagogica.
La personalizzazione può essere definita come un’azione che si situa su
un piano prevalentemente strutturale, attraverso un’impostazione curri-
culare flessibile che permette ad ogni allievo di sviluppare caratteristiche
personali già presenti e/odi colmare lacune formative pregresse. È rivolta
sia al settore primario che a quello secondario,ma, evidentemente, viene
a realizzarsi mediantemodalità e strumenti differenti a seconda dell’am-
bito scolastico.
La differenziazione pedagogica, invece, si traduce all’interno dell’aula in
pratiche di insegnamento che tengono conto e valorizzano per quanto
possibile le differenze tra gli allievi attraverso lo sviluppo di procedure
didattiche adattate alle diverse specificità di ognuno, consentendo di per-
correre l’iter formativo secondopercorsi e tempi diversi in funzionedelle
possibilità.
Nei prossimi paragrafi i due concetti sarannomegliodefiniti edesemplificati.
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