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Museo virtuale Ticino

Uno strumento di valorizzazione del territorio del Cantone Ticino

Con l’avvento e lo sviluppo di Internet si è spesso accennato alla possibilità di realizzare dei musei virtuali. Nel panorama culturale questo genere di iniziativa si è rivelato un fenomeno marginale e dai risultati poco soddisfacenti. Il progressivo consolidarsi delle banche dati aggregate pone nuove basi e mette a disposizione strumenti che potrebbero sostenere progetti con esiti più fortunati.

Attualmente, le collezioni degli istituti della memoria della Svizzera italiana sono presenti in modo frammentato su Internet. Con l’attivazione del portale sàmara, dedicato alla diffusione dei patrimoni culturali, questa lacuna è stata colmata. Il Sistema per la valorizzazione del patrimonio culturale (SVPC) ha inoltre lanciato il progetto di piattaforma catalografica, che permetterà di realizzare uno strumento di gestione coerente dei patrimoni. Il concetto di museo virtuale rappresenta un terzo asse d'intervento, quello della valorizzazione del patrimonio culturale e della mediazione ad esso associato.

Il principio è stato esplicitato nel Rendiconto del Consiglio di Stato del 2014: “Raccogliendo un’esigenza proveniente dagli istituti culturali, la Direzione del DECS ha creato un gruppo di lavoro per la valorizzazione del patrimonio culturale digitale del nostro Cantone. A seguito di ciò è stato poi costituito uno specifico servizio con lo scopo anche di rendere accessibili in rete tutte le banche dati esistenti, il primo passo verso la creazione di un vero e proprio museo virtuale del Canton Ticino. Nel 2014 in questa direzione è iniziata l’implementazione del progetto Samara”.

Concetto di base

L’istituzione museale ha tra le principali caratteristiche quella di disporre di una o più collezioni, un patrimonio custodito e valorizzato. Il museo virtuale non gestisce un patrimonio fisico, ma un patrimonio culturale digitale, un ambito nel quale l’SVPC opera conformemente al mandato ricevuto dal Consiglio di Stato. In anni recenti i patrimoni digitali hanno visto un progressivo estendersi, rendendo obsoleti i concetti di fruizione di singoli beni in singole istituzioni, suddivise per generi e discipline. Oggi le esigenze vanno piuttosto verso una ricomposizione unitaria e contestualizzata dei vari materiali.
Come scrive Bertuglia “Il museo virtuale non ha muri, non ha sale espositive; il museo virtuale scova e cattura immagini ed informazioni un pò dappertutto” (Bertuglia 1999). Soprattutto, si tratta di un’istituzione che non è confrontata a confini fisici o disciplinari che ne limitano il raggio d’azione. Prende le informazioni, le elabora e le presenta a categorie specifiche di utenti, con linguaggi adeguati. Per farlo è in grado di coinvolgere diversi operatori, diventando così uno strumento di concertazione, scambio e condivisione.

Definizione

Il museo virtuale è un insieme di risorse strutturate, prevalentemente digitali, che costituiscono un’istituzione al servizio delle cittadine e dei cittadini, siano essi professionisti del settore o semplici fruitori. È un’istituzione virtuale, permanente, gratuita, aperta alle collaborazioni, che promuove il patrimonio culturale nelle sue varie sfaccettature, materiali e immateriali. Con i suoi servizi favorisce la messa in rete multidisciplinare di contenuti, strumenti, competenze, istituzioni con lo scopo di migliorare la qualità e la visibilità di quanto prodotto, conservato e studiato nei centri di documentazione presenti sul territorio.

Obiettivo

Il principale obiettivo del museo virtuale è quello di costituire un filtro rispetto alla massa di dati a disposizione su Internet, realizzando una sorta di vetrina in cui l’utente possa accedere a informazioni strutturate.
Verso il pubblico il MVT rappresenta una forma mediata di accesso ai contenuti. Consente di fornire delle chiavi di lettura rapide e documentate di quanto raccolto nella piattaforma catalografica e diffuso dal portale sàmara, organizzando allestimenti tematici dedicati a soggetti quali l’emigrazione, l’architettura, personaggi, luoghi, eventi, ecc. Le principali categorie d’utenza sono

  • Gli studenti delle scuole
  • Gli utenti interessati a determinati soggetti
  • I turisti

Verso i professionisti questa iniziativa costituisce uno strumento di coordinamento e di messa in rete istituzionale. La realizzazione di esposizioni virtuali dà l’occasione per lanciare nuove collaborazioni trasversali.

Musei virtuali nella Svizzera italiana