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Pododermatite infettiva ovina (zoppina delle pecore)

La zoppina è una patologia di origine batterica degli unghielli molto dolorosa diffusa in tutto il mondo. Sono colpite soprattutto le pecore, episodicamente anche animali selvatici quali stambecchi e i camosci.

La malattia non è pericolosa per l’essere umano ma può causare importanti danni economici agli allevatori ed è difficile da debellare. 

Il principale agente patogeno è costituito da vari ceppi del batterio Dichelobacter nodosus. La penetrazione dell’agente patogeno può essere facilitata dall’umidità del terreno, che ammorbidisce l’unghiello, o da ferite e patologie preesistenti. La lesione comincia sempre dallo spazio interdigitale che all’inizio appare arrossato. Successivamente con il progredire delle lesioni, compaiono delle vescicole piatte a livello interdigitale o sul cercine coronario, portando l’animale a manifestare la zoppia. Con il passare dei giorni il tessuto corneo dell’unghia si presenta rammollito, necrotico ed emana un forte odore sgradevole. Nei casi più gravi si arriva alla perdita dell’unghiello. Questo batterio si moltiplica unicamente nei tessuti dell’animale colpito, ma può rimanere infettivo nell’ambiente per 3-4 settimane. 

La fonte principale del contagio è rappresentata da animali malati o da animali infetti ma che non mostrano sintomi. La diffusione, può avvenire direttamente per contatto tra gli animali, o indirettamente tramite la contaminazione dell’ambiente (pascoli, lettiera). 

A seconda della gravità delle lesioni l’animale colpito mostra vari stadi di zoppia, ritrosia negli spostamenti e pascola “inginocchiandosi” sulle zampe anteriori (carpi), il che comporta una riduzione della loro capacità di alimentarsi adeguatamente, con conseguente dimagrimento e riduzione della produzione di latte. Questo a sua volta incide negativamente sull’ingrasso degli agnelli, aumentando i costi per i trattamenti e riducendo i ricavi derivanti dalla vendita.

Agente patogeno

Il Dichelobacter nodosus (in precedenza: Bacteroides nodosus) è un batterio gram-negativo della famiglia Cardiobacteriaceae. Può sopravvivere e moltiplicarsi unicamente in assenza di ossigeno (anaerobo obbligato). Nell’ambiente (pascoli o lettiera) sopravvive al massimo 3-4 settimane. Sopravvive invece molto più a lungo (diversi mesi) nella sostanza cornea degli unghielli asportata. È quindi importante smaltire correttamente questo materiale con i rifiuti solidi urbani e non sulla letamaia. 

Esistono diversi ceppi con diversa virulenza. Di conseguenza, si distinguono forme virulente e benigne. Anche l'umidità, le temperature superiori a 10°C, la scarsa cura degli unghielli, le lesioni agli unghielli e le infezioni secondarie (ad esempio con il batterio Fusobacterium necrophorum) sono determinanti per lo sviluppo delle lesioni e la loro gravità. 
 

Programma nazionale di lotta alla zoppina

Nell'ottobre 2024 è partito il programma nazionale di lotta alla zoppina, con lo scopo di ridurre, nel giro di 5 anni, a meno dell''1% il numero di aziende colpite dalla malattia. Per maggiori dettagli sul progetto.