Chiusure natalizie
I servizi dell’Amministrazione cantonale rimarranno chiusi i pomeriggi del 24 e del 31 dicembre 2024.
L'epatite E è una malattia conosciuta fin dagli anni 80, di cui si distinguono varie forme a dipendenza della tipologia di virus all'origine dell'infezione.
La forma classica è quella causata dai genotipi 1 e 2, è diffusa soprattutto in Africa, Asia e Messico, si trasmette principalmente attraverso il consumo di acqua contaminata e colpisce soltanto le persone.
La forma causata dai genotipi 3 e 4 è una zoonosi, cioè si trasmette dagli animali alle persone. Viene diagnosticata con crescente frequenza sia in Svizzera che a livello internazionale (Asia, Europa). Le specie animali dove il virus si riscontra con maggiore frequenza sono i suini e i cinghiali, ma senza apparizione di sintomi clinici.Non si tratta di una malattia ai sensi della legislazione sulle epizoozie. Pertanto non esistono programmi ufficiali di sorveglianza e di lotta in campo veterinario.
HEV negli animali in breve |
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Il suino domestico è la specie domestica dove il virus si ritrova con maggiore frequenza: in Svizzera circa il 40% dei suini e il 60% delle aziende suinicole sono infetti. |
Anche nei cinghiali il tasso di animali sieropositivi è elevato. |
Negli animali l'infezione provoca un'epatite asintomatica. Per il settore zootecnico interessato non causa perdite economiche. |
Misure di lotta in campo veterinario sono di difficile attuazione a causa della larga diffusione dell'infezione, degli enormi costi diagnostici e operativi di una campagna di eradicazione, del rischio di reinfezione dovuto ad eventuali fonti di infezione sconosciute. |
L'esposizione principale delle persone avviene attraverso il consumo di alimenti di origine suina, in particolare prodotti di carne contenenti fegato crudo, come la mortadella tradizionale. |
Il contatto diretto con suini e cinghiali aumenta il rischio di infezione. Veterinari, cacciatori e operatori nei macelli presentano tassi di sieropositività superiori alla media della popolazione. Tuttavia non vi sono dati che dimostrano una maggiore incidenza della malattia in questi gruppi a rischio. |
Le misure di prevenzione riguardano principalmente la sicurezza alimentare. Il Laboratorio cantonale ha emanato specifiche direttive sulla produzione sicura degli alimenti all'attenzione delle cerchie interessate (macellerie, industria alimentare). |