Chiusure natalizie
I servizi dell’Amministrazione cantonale rimarranno chiusi i pomeriggi del 24 e del 31 dicembre 2024.
Il materiale detritico trasportato sul letto del fiume, cioè sedimenti, ghiaia, ciottoli, sassi, ecc., chiamato anche trasporto solido o materiale solido, adempie diverse funzioni fondamentali per la natura, quali:
La legge sulla protezione delle acque (LPAc) prevede che gli impianti non possono modificare il bilancio del materiale solido al punto tale da pregiudicare sensibilmente la fauna e la flora indigene. Per impianti si intendono tutte le costruzioni e le misure di esercizio che influenzano i corsi d'acqua.
I Cantoni devono identificare i pregiudizi arrecati ai loro corsi d'acqua, designare gli impianti responsabili e pianificare misure di risanamento proporzionali. L'obiettivo è di ricreare strutture morfologiche tipiche dello stato naturale e ripristinare le funzionalità ecologiche mantenendo la sicurezza idraulica.
Negli ultimi anni il Cantone Ticino ha provveduto a identificare e analizzare le tratte target e il loro possibile grado di pregiudizio. Sul territorio ticinese sono state identificate 479 installazioni potenzialmente in grado di alterare il trasporto solido, di cui 203 installazioni idroelettriche (opere di presa, laghi naturali con sbarramento, bacini spurgabili, ecc.) e 276 opere e camere di ritenuta del materiale. 200 installazioni idroelettriche lasciano transitare verso valle il materiale oppure non influenzano il trasporto solido in modo rilevante.
Gli accertamenti necessari per risanare il trasporto solido di 3 installazioni idroelettriche sono in corso da parte dei rispettivi gestori. Per le 276 opere e camere il Cantone ritiene necessario valutare il risanamento di ca. 80 camere di ritenuta e 2 siti di estrazione di materiale (attivati quando necessario per garantire la sicurezza idraulica). Insieme a Comuni e Consorzi si provvederà al loro risanamento se le condizioni di sicurezza e proporzionalità saranno garantite.
I rapporti della pianificazione cantonale del 2014 e del 2021 riassumono la metodologia e i risultati delle analisi svolte sui corsi d'acqua ticinesi, oltre a dare le indicazioni necessarie per risanare i deficit riscontrati. Maggiori informazioni sullo stato dei lavori a livello nazionale e ulteriori approfondimenti si trovano sul sito dell'UFAM.