luganesi, e così le donne si improvvisarono portatri-
        
        
          ci di sci per gli sportivi che con l’autopostale giunge-
        
        
          vano aBidogno:
        
        
          
            i dònn i ghportava sú i schí per qui
          
        
        
          
            da Lugán per pocossè centé≈im, per ciapá un quai
          
        
        
          
            franche.Dòpolórischïava, ivegnévap∑giú. Ighfava
          
        
        
          
            guadagnánquai franche a sti dònn
          
        
        
          (= le donne tra-
        
        
          sportavano gli sci per quelli di Lugano per qualche
        
        
          centesimo,perguadagnarequalche franco.Dopo loro
        
        
          sciavano, poi scendevano. Facevano guadagnare
        
        
          qualche franco a queste donne)
        
        
          26
        
        
          . Anche Emma tra-
        
        
          sportò qualche volta gli sci:
        
        
          
            i rivava s® lí ar Püfín e
          
        
        
          
            dòpomgh’i portavas®ntòcch.Qui scioróni i podéva
          
        
        
          
            migaportassi, è. Ighdavaunparade franche. Icoré-
          
        
        
          
            va tance
          
        
        
          (= arrivavano lassù al Puffino e dopo glieli
        
        
          trasportavamo per un pezzo. Quei ricconi non pote-
        
        
          vano portarseli, eh. Ci davano un paio di franchi.
        
        
          Accorrevano inmolti [sott.: aportare gli sci])
        
        
          2
        
        
          .
        
        
          Un altro luogo frequentato per sciare erano i monti
        
        
          di Condra sopra Bigorio. René Stampanoni ( 925-
        
        
          2000) di Bigorio ricorda quando vi giungeva con gli
        
        
          sci in spalla, dopo un’ora e venti di cammino:
        
        
          
            i sció-
          
        
        
          
            ri daLügán i ndava sémpro s® inCóndra a schïá, e
          
        
        
          
            nümche séombagái per ciapá cinquantaghéi anda-
          
        
        
          
            vomgi®ara stazzióndar tram, ciapavomsti schí de
          
        
        
          
            stiscióriegheiportavoms®finainCóndra
          
        
        
          (= isigno-
        
        
          ri di Luganoandavano sempre suaCondraa sciare,
        
        
          e noi che eravamo ragazzini, per prendere 50 cente-
        
        
          simi, andavamo giù alla stazione del tram, prende-
        
        
          vamo gli sci di questi signori e glieli portavamo su
        
        
          fino aCondra)
        
        
          28
        
        
          .
        
        
          Emma ha anche lavorato nelle piantagioni dell’alto
        
        
          Cassarate, regione che fu interessata da importanti
        
        
          opere di rimboschimento. Nel corso dell’Ottocento i
        
        
          boschi del Cantone avevano subito una pressione
        
        
          eccessiva, tanto che Luigi Lavizzari osservava che
        
        
          “antiche selve distrutte sugli eccelsi gioghi, sia per
        
        
          intemperie, siapermorsodelle capre, divennero ste-
        
        
          rili deserti, mostrandosi ivi la natura impotente a
        
        
          farle rivivere senza le curedell’uomo”
        
        
          29
        
        
          . Solodopo la
        
        
          tragica alluvione del 868 il GranConsiglio si deci-
        
        
          26
        
        
          GiorgioFrapolli, reg. ACVCRE40.
        
        
          2
        
        
          Reg. . .
        
        
          28
        
        
          Reg. 99.9.
        
        
          29
        
        
          Lavizzari 988, 456.
        
        
          260
        
        
          L’immaginerisaleal 892eritrae la
        
        
          franadiScareglia,nelbacinodi
        
        
          Piandanazzo (fot.AlbertoForni).
        
        
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