Centro di dialettologia e di etnografia - page 65

175
DeNeDAA
DeNeDAA
fa caldod’invernoe inprossimitàdelNatale, non
mollate lamagliettadi flanellae il corpetto, verrà
ancora il freddo senza andare a cercarlo, perché
l’inverno non l’hanno mai mangiato i topi (Mi-
nusio [332]).
1.18.4.Rime riferiteall’andamentodel raccolto
SanLorénzalm’adaiunpóm,santAmbr∑s
mal’afaicös,Denedaalmal’aperaa,carnevaa
lmal’amangiaa
, S. Lorenzo (10 agosto) mi ha
datounamela, S.Ambrogio (7dicembre)me l’ha
fatta cuocere,Nataleme l’hasbucciata, carnevale
me l’hamangiata (Rovio),
santAndréaum’adècc
unpóm,santAmbr∑suml’afècc≤ös,Dinadèu
ml’amundóe≤arnuèuml’amaió
, S.Andrea (30
novembre) mi ha dato una mela, S. Ambrogio
me l’ha fatta cuocere,Nataleme l’ha sbucciata e
il carnevale me l’ha mangiata (Airolo [333]): il
raccoltodeimesi estivi eautunnali vieneviavia
consumato, giungendoa esaurimentoper carne-
vale.
1.18.5.Rimemodulatesul suonodellecampane
Mentre le campane suonavano annunciando
lanovenadiNatale, i ragazzi canticchiavano ri-
tornelli che facevano riferimento all’imminente
scorpacciata:
cazz®,cazz®,picalabròda,picala
bròda
, mestolo, mestolo, batti la zuppa, batti la
zuppa(Semione);
carna,capún,panatún,vinbun,
findun
(Mendrisio),
risòtt,capón,panetón,vin
bón,dindón
(Stabio), carne/ risotto, cappone, pa-
nettone, vinobuono, doni fini/ dindon.AChiasso
per imparareemantenere il ritmodella scampa-
natadellamezzanottediNatalesi scandiva
pan,
risòtt,capúnevindaquéllbun,bun,bun
,paneri-
sotto, capponeevinodiquellobuono,buono,buo-
no.ACorzonesosi invocava ilpatronodellachie-
saparodiando il suonodelle campane:
sanNazèi
statacó,statacó
,S.Nazzarostaattaccato, staat-
taccato[334];pocodistante,aPrugiasco,pareche
ilsagrestanoaccompagnasseirintocchicantando
tintin,panevinemarenghín
, conallusione forse
allaricompensacheglisarebbespettataperilsuo
ufficio.AlNatalesifariferimentoanche inunafi-
lastrocca di Stabio che sembrerebbe invece can-
ticchiata inoccasionedella festadiS.Antonio (17
gennaio), conparole e ritmomolto simili aduna
analoga inusonellostessopaeseperS.Lucia (13
dicembre) [335]:
dindòndindan,santAntònil’è
dumán,dumánl’èlasúafèsta,nègh’èpannègh’è
minèstra,nègh’èrisnègh’èfarina(?)
,nègh’èris
parDenedaa
,dindondindan,S.Antonioèdoma-
ni, domani è la sua festa, non c’èné panenémi-
nestra, non c’è né riso né farina, non c’è riso per
Natale.
1.18.6. Rime scherzose
L’atmosferagioiosadel giornodi festaha faci-
litato ilsorgeredistrofettescherzose, interpreta-
te per lo più dai ragazzi, come questa raccolta a
Morbio Superiore dove veniva recitata per puro
divertimento ilgiornodiNataleo,piùraramente,
standoall’informatore, laseradellavigilia,nella
stalla
:risepasta,risepastaepanatúnevinbun,
ligalavaca,ligalavacaalamangiadura,lígala
bén,lígalabénchelamangiaulfén
, risoepasta,
risoepastaepanettoneevinobuono, lega lavac-
ca, lega lavaccaallamangiatoia, legalabene, le-
galabenechemangia il fieno.Moltedellerimedi
questo tiposono ispirateall’immagineeal suono
della piva, strumentomolto in voga nel periodo
natalizio, in particolare per la presenza di zam-
pognari, originariamente provenienti dall’Italia
centro-meridionale, chepercorronopiazzeestra-
de suonando nenie natalizie e chiedendo ai pas-
santi un’offerta in denaro [336]:
pivapival’òli
Fig. 78. Preghiera riportata sul retro di un santino
(Museodella civiltà contadinadelMendrisiotto, Sta-
bio).
1...,55,56,57,58,59,60,61,62,63,64 66,67,68
Powered by FlippingBook