Centro di dialettologia e di etnografia - page 58

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DeNeDAA
DeNeDAA
parsalvassdribrüttpianétt
, aNatale si deve in-
dossarequalcosadi nuovoper salvarsi dai brutti
pianeti: per scongiurare la cattiva sorte (Biasca
[284]),
amétts®quaicòssdanövlanòccdaNatál
sarómpalpianétt
, ametter suqualcosadi nuovo
lanottediNatalesineutralizza ilpianeta: l’influs-
sonegativo (Rovio);
saüsatiráf∑ipianétt
, si usa
tirar fuori i pianeti: indossando gli abiti migliori
(Brè); in Lombardia, come anche in altre parti
dell’Italia settentrionale, il capo d’abbigliamento
preferito era solitamenteuna camicia [285].
Anche se trovaunuso privilegiato nellanotte
dell’ultimo dell’anno, non va sottaciuta l’impor-
tanzadella sceltadel colore rosso, dalla forte ca-
rica simbolica eapotropaica, che compare spesso
negliusinatalizi, inparticolarenell’abitodiBab-
boNatale (e ancor prima inquellodi alcune illu-
strazioni di S. Nicola),maanche inaccessori va-
ri o in ornamenti quali i fiocchi e i nastri con cui
si adornano i pacchi regalo [286].
1.16.5. Nascita
La nascita nel giorno di Natale è spesso con-
siderata di buon auspicio:
l’éunefurtunuevéss
nessúuldídedDenedè
, èuna fortuna esserena-
to il giorno di Natale (Chironico),
l’ènessúaldí
deNatál
, è nato il giorno di Natale: è fortunato
(Crana).Manonmancanopareri diversi, dettati
dallaconvinzioneche lanottee il giornodiNatale
sianoprerogativadiGesùea lui riservati; nasce-
re inquestaoccasioneerapertantoreputatoscon-
veniente:
chich’anèssparDanadaaiètuttda-
sfurtunaa
, quelli che nascono per Natale sono
tutti sfortunati (Cavigliano),
quiichenasslanòtt
daNatálagh’annulstómighintréghesténtana
murí
, quelli che nascono nella notte di Natale
hanno lo sterno prominente e faticano amorire:
hannouna lungaagonia (Balerna); cfr., fuoridella
Svizzera italiana,
chich’ulnassuldéadDinálul
mòrprést
, chi nasce il giorno di Natale muore
presto (Vanzone). Si riteneva inoltre che il corpo
di coloro che erano nati il 25 dicembre non si sa-
rebbedecompostonella fossa (Auressio,Rovio,Po-
schiavo) e che le ossadel loro scheletro sarebbero
rimaste intatte fino al giornodel giudiziouniver-
sale [287]. Non c’è traccia invece nei nostri terri-
tori della credenza, ampiamente diffusa altrove,
secondo cui i nati nellanottediNatale sarebbero
diventati lupimannari [288].
1.16.6.Morte
ACaslanoalcuni ritenevano che il corpodi chi
moriva il giornodiNatale rimanesse intatto; nei
materiali del CDe di inizio Novecento, una
scheda di Induno Olona riporta l’informazione
che fino a qualche decennio prima esisteva in
paese un ossario, detto
capelétadimòrt
, cappel-
lettadeimorti, dovevenivanomessi teschi eossa
provenienti dal cimitero: fra di essi c’era uno
scheletro intero che si reputava fosse di qual-
cunomortonel giornodiNataleperchénonsi era
decomposto.
1.16.7. Brina, neve
NelMoesano, inpassato, diverse famigliepor-
tavano i loro figli ancoraavvolti in fasceall’aper-
to nella notte di Natale, posandoli per alcuni
istanti sul terreno gelato onellaneve, sicuri che
il bambino si sarebbe in tal modo rinvigorito e
avrebbe avutouna vita sana e lunga [289].
1.16.8. Ceppo
Al ceppo natalizio sono attribuiti poteri fan-
tastici, che garantirebbero protezione e fertilità
alla casa e ai raccolti, v. per questo il par. 1.9.1.
1.16.9. Piante
Per ipoteriattribuitiallepiantesempreverdi,
al ginepro e al vischio v. i par. 1.9.3.1., 1.9.3.2. e
1.9.3.3.; per ilpossibilecaratteredivinatoriodel-
lapraticadi immergereunapiantadi rosadiGe-
riconell’acqua v. il par. 1.9.3.5.
Non pare attestatanellaSvizzera italiana l’u-
sanza, conosciutaancora sul finiredel
xIx
secolo
nelVaresotto, di bastonareal suonodell’AveMa-
ria gli alberi da frutta per propiziare un abbon-
dante raccolto [290].
1.16.10. Animali
La credenza, estesa ampiamente a livello eu-
ropeo, chegli animali nellanottediNataleacqui-
sterebbero la facoltà di parlare è attestata, nella
Svizzera italiana, unicamentedaalcuni racconti,
talvolta con la specificazione che ricevevano il
donodellaparola solo le bestie rappresentatenel
presepio [291]; nel Milanese si pensava che uni-
camente chi non aveva commesso alcun peccato
potesse intenderne le parole [292]. In una leg-
genda raccolta inTicino, il fatto straordinarioav-
viene, come è ampiamente attestato anche al-
trove,nellanotteprecedente l’epifania, durante la
quale le capre racconterebbero storie e fornireb-
bero indicazioni di caratteremeteorologico [293].
1.16.11. Fuoco
Secondo un’interpretazione diffusa, i falò ac-
cesi nellanottediNataleavrebberounavalenza
magica: v. per questo il par. 1.9.2.
1.16.12. Filatura
Il fatto di filare nella notte di Natale avrebbe
conseguenzenefaste [294]:
alfirchesafiralanòcc
daNatálilamangiairatt
, il filo che si fila la
nottediNatale lomangiano i topi (Rovio), creden-
zapropriapurediBrissago, dovesipensavaanche
che, filando, si sarebbero filati i capelli dei bam-
bini, aLamoneaddiritturaquellidiGesùBambino
stesso. Inquest’otticavannocollocate levarie leg-
gende nelle quali alle filatrici che si attardano a
lavoraredopo lamezzanotte compare il demonio,
1...,48,49,50,51,52,53,54,55,56,57 59,60,61,62,63,64,65,66,67,...68
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