La scuola che verrà - Proposte per una riforma tra continuità e innovazione - page 14

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Personalizzazione
Il termine ‘personalizzazione’ si presta amolteplici interpretazioni.A titolo indicativo, due sono
gli sfondi teorici all’interno dei quali il principio è stato elaborato. Il primo rinvia a un ripensa-
mento dell’amministrazione e dell’apparato statale, in un’ottica positiva che mette al centro il
soggettopiuttosto che la creazionedi nuovi servizi.Dal puntodi vistapedagogicoè stato invece
affermato che la personalizzazione potrebbe essere concepita come ‘una costellazione di argo-
menti pedagogici cruciali’ che costituisconoun vastoparadigmadi riferimento,nel quale conflui-
scono sia teorie cognitiveepedagogiche sia elementi di attualità.Lapersonalizzazionepotrebbe
insomma essere considerata come un
fil rouge
per la costruzione della scuola del futuro.
Analogamente alle teorie pedagogiche che da Pestalozzi in poi, passando attraverso la scuola
attiva d’inizioNovecento, hanno posto al centro dei loro postulati l’apprendimento dell’allie-
vo, la personalizzazione può essere descritta come un processo attraverso il quale l’allievo
è preso in considerazione come ‘persona’. La personalizzazione nella scuola crea situazioni
educative che contribuiscono a dare all’allievo una sua soggettività e chemirano allo sviluppo
della sua personalità edella sua identità. Le situazioni educative tengono contodell’esperienza
dell’allievo, delle sue attitudini, del modo di agire, di quanto già acquisito, dei bisogni e delle
aspirazioni.Contribuiscono allo stessomodo allo sviluppodell’autonomia dell’alunno,permet-
tendogli di apprendere in contesti diversi, all’interno dei quali è capace di capire che cosa ci
si aspetti da lui, situandosi, identificandosi e facendo evolvere il suomodo di pensare e i suoi
metodi di lavoro, così come la messa in opera di strategie efficaci.Nella personalizzazione si
instaura dunque una dinamica di costruzione e assestamento in una prospettiva di apprendi-
mento progressivo.Questa dinamica si sviluppa all’interno di un quadro di riferimento comu-
ne all’insieme degli allievi, nel quale ogni allievo si costituisce comemembro di una collettività
ma anche come persona distinta tra i membri di questa comunità.
Il quadro di riferimento appena descritto riassume efficacemente la visione della personalizza-
zione adottata dalla
Scuola che verrà
che esclude l’adozione di modelli segregativi orientati alla
categorizzazione degli allievi e a un loro raggruppamento in funzione delle capacità.Una scelta
radicale, allineata con il quadro legislativo che chiede alla scuola ticinese di essere inclusiva,ma
che al contempo solleva alcuni interrogativi e pone di fronte ad alcune sfide da affrontare.
Il nodoprincipaleda sciogliere,e il dibattitopubblico attorno alla
Scuola che verrà
lohamostra-
to con chiarezza, è il seguente: è possibile attraverso un approccio inclusivo, teso alla gestione
dell’eterogeneità, portare sia gli allievi con facilità di apprendimento sia quelli che si adattano
meno facilmente alle richieste scolastiche, al raggiungimento di risultati scolastici adeguati alle
capacità individuali, alle esigenze delle formazioni successive,del mondodel lavoro e in sostan-
za della società? La risposta che il progetto vuole dare è positiva: il sistema educativo ticinese,
sulla base delle caratteristiche attuali e con il contributo delle innovazioni che la
Scuola che
verrà
intende introdurre può raggiungere questoobiettivo. In quest’ottica, la personalizzazione
e la differenziazione sono due dellemetodologie che permettono di affrontare con successo
la sfida posta dalla scelta di promuovere una scuola equa, inclusiva e di qualità.
Nella
Scuola che verrà
la personalizzazione si concretizza soprattutto attraversodelleproposte
strutturali, che costituiscono quindi delle condizioni importanti e necessarie affinché sia possi-
bile adottarenella pratica didattica una vera eprofonda differenziazionepedagogica.Lemisure
di personalizzazione che il progettodi riforma prevededi adottare intervengono su tre aspetti
strutturali dell’insegnamento: le
forme e gli approcci didattici
, la
griglia oraria
e le
opzioni
.
Forme e approcci didattici
La scuola che verrà
prevede l’offerta sistematica di
quattro forme didattiche
in una prospettiva
di didattica differenziata: lezioni, laboratori, atelier e settimane o giornate progetto. Le quattro
forme didattiche possono essere concepite come ‘strutture’ nelle quali trovano espressione
I
.A
I
.A.1
Lapersonalizzazione si
traduce inmisuredi tipo
strutturale chepermettono
a ogni allievodi sviluppare
caratteristichepersonali
giàpresenti e/odi colmare
lacune formativepregresse.
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