La scuola che verrà - Proposte per una riforma tra continuità e innovazione - page 19

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b) L’organizzazione a blocchi del tempo scolastico: considerazioni generali
Negli Stati Uniti, dove sono stati applicati modelli di organizzazione a blocco (
block schedule
),
lamaggior parte degli insegnanti ha continuato a praticare lezioni frontali, indipendentemente
dal contesto di riferimento, sia esso organizzato attraverso blocchi o in modo tradizionale.
Laddove invece l’introduzione di nuovi modelli organizzativi basati sugli orari a blocco si è
svolta tenendo conto dei fattori appena citati, si sono potuti rilevare effetti positivi in termini
di clima e di risultati scolastici che hanno a loro volta influenzato positivamente l’introduzione
di innovazioni didattiche.
A livello svizzero (e in particolare nella Svizzera tedesca e francese) le riflessioni sullamodi-
fica dell’organizzazione del tempo scolastico si sono soprattutto interessate ai settori della
scuola dell’infanzia e della scuola elementare, nell’intento di introdurremodelli organizzativi
chemirassero ad armonizzare il tempo scolastico con le attività parascolastiche e le esigenze
famigliari, cercando al contempo di produrre una transizione da un orario variegato verso
un’organizzazione più omogenea attraverso l’introduzione di orari a blocco.
Rilevante a questo proposito il contributo del gruppo di lavoro ‘Horaires-blocs’ della Con-
ferenza svizzera dei direttori cantonali della pubblica educazione (CDPE) che ha elaborato
modelli di insegnamento definiti a ‘geometria variabile’ caratterizzati dall’alternanza di bloc-
chi d’insegnamento dispensati al gruppo classe intero, oppure a gruppi classe dimezzati.
Il modello (ispirato a pratiche già in uso per esempio nei Cantoni di Soletta e di Basilea
campagna) produce per gli allievi una griglia oraria sviluppata irregolarmente sul corso della
settimana. Per i docenti, il modello prevede l’adozione di forme di co-insegnamento e la cre-
azione di
pool
di insegnanti. Sebbene le proposte formulate dal gruppo di lavoro dellaCDPE
siano riferite unicamente al contesto della scuola dell’infanzia ed elementare, esse tendono
a confermare il legame inscindibile tra organizzazione del tempo scolastico emodalità didat-
tiche.Anzi, il gruppo di lavoro ipotizza una correlazione tra la variabilità dell’organizzazione
del tempo scolastico e la propensione all’adozione di pratiche di insegnamento differenziate
strutturalmente.
A livello cantonale l’impiego di un’organizzazione a blocchi del tempo scolastico è diffusa tra
le scuole professionali. La scelta di un tale modello risponde alle esigenze di pianificazione
imposte dal sistema della formazione duale che deve tener conto delle specificità dei settori
professionali dai quali gli allievi provengono (stagionalità, turni di servizio, ecc.). Un esempio
di organizzazione a blocchi è presente presso la scuola arti emestieri di Bellinzona dove l’in-
troduzione del modello organizzativo risponde alla necessità di frazionare il meno possibile lo
svolgimento delle attività pratiche, diminuendo così i tempi dedicati alla preparazione delle at-
trezzature, alla loropulizia e al riordinodi strumenti emateriali.L’orario ablocchi permettepoi
di poter disporredi unamaggiore continuitàdurante i periodi di insegnamento.Nonda ultimo,
tenuto conto che le lezioni di cultura generale e cultura scientifica di base sono identiche per
i quattro indirizzi professionali offerti agli allievi, l’orario a blocco permette la costituzione di
classimiste, favorendo così lo scambiodi esperienzee l’integrazione tra gli studenti provenienti
dai diversi indirizzi.
L’insegnamento a blocchi nelle scuole professionali tende dunque a concentrare le sequenze
di apprendimento, densificandole e creando unamaggiore continuità didattica. Inoltre, questo
tipo di organizzazione del tempo scolastico considera all’interno del blocco di insegnamento
anche il tempo necessario agli allievi per la revisione e lo studio individuale emigliora l’alloca-
zione delle risorse e l’utilizzo del tempo disponibile.
c) Proposte strutturali per le scuolemedie
Le considerazioni riportate di seguito concernono la scuolamedia e illustrano gli aspetti fonda-
mentali che permettono di passare da una griglia oraria statica a una più flessibile e dinamica in
gradodi proporre lediverse formedidattichee introdurredellepossibilitàdi sceltadapartedegli
allievi, per quanto riguarda le opzioni.
L’insegnamentoablocchi
tendea concentrare le
sequenzedi apprendimento,
densificandole e creando
unamaggiore continuità
didattica. Inoltre, questo tipo
di organizzazionedel tempo
scolastico consideraall’inter-
nodel bloccodi insegnamen-
toanche il temponecessario
agli allievi per la revisione e
lo studio individuale
emigliora l’allocazione
delle risorse e l’utilizzodel
tempodisponibile.
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