La scuola che verrà - Proposte per una riforma tra continuità e innovazione - page 63

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L’autonomiadegli istituti
Franco Lepori, in un intervento sulla rivista
Scuola Ticinese
, nel 1996 si esprimeva in questi
termini a proposito dell’autonomia scolastica: “L’autonomia va valorizzata come creazione di
spazi di iniziativa e di responsabilità. Se consiste invece in un forte aggravio amministrativo, di
responsabilità e di conflittualità si rischia di distogliere dal compito pedagogico di base e di
aumentare il disagio.”
Come riportato dagli indicatori del sistema scolastico ticinese, attualmente il livello di autono-
mia degli istituti cantonali è buono soprattutto relativamente all’organizzazione dell’insegna-
mento,mentre rimangonomaggiormente centralizzate decisioni riguardanti la programmazio-
ne e la struttura, la gestione del personale e l’utilizzo delle risorse finanziarie.
L’idea di conferire unamaggiore autonomia nascedall’intenzionedi fornire agli istituti scolastici
cantonali un accresciutomargine di manovra negli ambiti dove questomargine non è ancora
sufficientemente attestato.Una promozionedell’autonomia degli istituti scolastici deve tuttavia
tenere conto di alcuni prerequisiti.Da un parte non è auspicabile che un’estensione dell’auto-
nomia provochi un eccessivo aggravio a livello amministrativo.Allo stessomodo, come rilevato
da alcuni partecipanti alla prima consultazione interna, occorre evitare che una maggiore au-
tonomia porti a una diversificazione eccessiva delle realtà pedagogiche locali o che produca
concorrenza e iniquità tra i diversi istituti scolastici. Per questomotivo è necessario procedere
conmolta cautela emantenere unmonitoraggio costante (finanziario, progettuale e qualitati-
vo) così da evitare possibili derive.
Date le premesse appena enunciate si propone di sperimentare la trasformazione degli istituti
di scuola media in Unità amministrative autonome (UAA). Attraverso il modello dell’UAA
le direzioni disporrebbero di maggiore autonomia nella pianificazione e nella gestione finan-
ziaria degli istituti, come ad esempio nel riutilizzo di crediti non utilizzati o di maggiori ricavi,
nel superamento dei crediti previsti dal preventivo se coperti da risparmi effettuati negli anni
precedenti,oppure nel trasferimentodi crediti destinati al personale verso i crediti predisposti
per l’acquisto di beni e servizi e viceversa. L’istituto disporrebbe inoltre di più flessibilità nella
pianificazione, nel finanziamento e nello svolgimento di progetti di sede.
A livello amministrativo la trasformazione inUAA richiedemaggiori competenze nella pianifi-
cazioneenella gestionefinanziaria, chedevono adesempiopermettere alledirezioni di tenere
una contabilità analitica dell’istituto (sottoposta annualmente a una revisione da parte degli or-
gani dipartimentali).Date queste premesse, è in corso di valutazione la necessità di affiancare
alledirezioni dei profili professionali chepossano supportarlenella gestionefinanziaria almeno
durante le fasi iniziali dell’introduzione del nuovomodello organizzativo.
La sperimentazione e il relativo monitoraggio permetteranno di valutare se questo tipo di
organizzazione può effettivamente favorire l’autonomia degli istituti scolastici senza portare a
un eccessivo aggravio amministrativo alle direzioni.
I luoghi dell’apprendimento
La scuola cambia e di conseguenza anche la costruzione degli edifici scolastici e l’arredamento
degli spazi educativi dovrebbero adattarsi alle evoluzioni didattiche e strutturali.
All’interno di un istituto scolastico è possibile identificare diverse tipologie di spazi.Di seguito
saranno descritte le principali, specificando per ognuna le caratteristiche che più corrispondo-
no ai principi della
Scuola che verrà
:
- Le
aule
sono spazi all’interno dei quali avvengono processi di insegnamento-apprendimen-
to che possono assumere forme diverse.Di conseguenza dovrebbero essere flessibili e
modulabili inmodo da poter accogliere lezioni frontali,ma anche lezioni differenziate.
IV
.A
IV.
B
Conferiremaggiore
autonomiaagli istituti
scolatici cantonali
trasformandogli istituti
di scuolamedia inUnità
amministrativeautonome
(UAA).
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