La scuola che verrà - Proposte per una riforma tra continuità e innovazione - page 57

55
la formazione continua ‘tradizionale’ sia intervenendo direttamente negli istituti attraverso la
modalità delle ‘comunità di pratica’.
Nei primi due casi non si prospettano grandi cambiamenti rispetto alla situazione attuale, se
non l’adattamento e la sincronizzazione dei contenuti e delle offerte formative come pro-
poste dal progetto di riforma, così come ai principi contenuti nel
Piano di studio della scuola
dell’obbligo ticinese
.Dalla primavera del 2016 forme e contenuti della formazione di base sono
oggettodi attenzione da parte del Dipartimento e degli enti formatori, allo scopodi verificare
quali attività sono già promosse sulla basedei principi del progettodi riforma,di capire suquali
attività è possibile innestare i contenuti previsti dalla riforma (inmodo da garantire una tran-
sizione dolcema immediata verso i principi introdotti dal progetto) e di evidenziare eventuali
campi e ambiti formativi che rimangono attualmente scoperti.Allo stesso modo, le esigenze
formative associate alla
Scuola che verrà
e al
Piano di studio della scuola dell’obbligo ticinese
sono
state incluse nell’elaborazione della pianificazione della formazione continua dei docenti che
sarà introdotta con l’inizio dell’anno scolastico 2016/2017.
Le
comunitàdi pratica
rappresentano inveceunelemento sul quale il progettodi riforma inten-
de intervenire, estendendone la portata e la diffusione. In effetti, nella scuola ticinese istituti e
gruppi di docenti o di materia sono già oggi promotori di attività di formazione continua che
rispondono a bisogni ed esigenze specifiche.
La Scuola che verrà
intende consolidare e appro-
fondire questa modalità di formazione: le istituzioni scolastiche saranno considerate a tutti gli
effetti come comunità educative e di pratica,mentre la formazione continua sarà considerata
come uno strumento a disposizionedelle comunità per sostenere, implementare e valorizzare
le iniziative che nasceranno al loro interno sia come risposta ai bisogni formativi emersi nei
contesti educativi sia per rispondere agli ambiti prioritari da realizzarenel quadrodella riforma.
All’interno delle comunità di pratica si sperimenteranno prima e si implementeranno poi le
proposte indicate dal progetto di riforma.
La comunitàdi pratica edi apprendimentoprofessionale
Una comunità di pratica può essere definita come un insieme di persone costituenti un grup-
po che condivide un ambito di competenza o professionale, che s’incontra o comunica per
scambiare, condividere e imparare gli uni dagli altri, con la finalità di ridurre l’isolamento del
singolo, superare le difficoltà professionali e migliorare la propria azione professionale. Le
caratteristiche principali di una comunità di pratica sono il mutuo coinvolgimento dei suoi
membri, la condivisione delle finalità e del repertorio di conoscenze di base.
Applicando il principio al mondo della scuola, una ‘comunità professionale di apprendimento’
può essere considerata come una forma particolare di comunità di pratica, anche se non vi
sono definizioni universalmente condivise: a dipendenza dei contesti, le caratteristiche delle
comunità professionali di apprendimento assumono infatti sfumature diverse. Sul piano inter-
nazionale esiste tuttavia un consensodiffuso rispetto alcuni tratti che accomunanoquesto tipo
di comunità: la presenza di persone che in un contesto di iniziativa collettiva condividono e si
interrogano inmodo critico sulle loro pratiche secondomodalità ricorrenti, riflessive, collabo-
rative, inclusive e orientate all’apprendimento e alla promozione della crescita. Una comunità
professionale di soggetti che apprendono viene definita come un’entità nella quale i docenti,
gli operatori e i quadri di una determinata scuola cercano continuamente di apprendere e
di scambiarsi conoscenze ed esperienze,modificando il loro agire in base agli apprendimenti
condivisi. Questo modo di agire può essere definito come un processo di investigazione e
miglioramento continuo: un gruppo di persone operanti all’interno e all’esterno della scuola
contribuiscono amigliorare reciprocamente l’efficacia della loro azione professionale, a bene-
ficio degli allievi e favorendo lo sviluppo della scuola. Si può allora ritenere che una comunità
professionale di apprendimento sia costituita da un istituto scolastico che, attraverso la colla-
borazionedi tutti, incoraggi gli attori interni a intraprendere collettivamente attività e riflessioni
che permettano di sviluppare continuamente le competenze della comunità, con la finalità
esplicita di migliorare l’apprendimento degli allievi e, di riflesso, la qualità della vita scolastica.
III
.B.1
Una comunitàprofessionale
di soggetti cheapprendono
vienedefinita comeun’entità
nellaquale i docenti,
gli operatori e i quadri
di unadeterminata scuola
cercano continuamentedi
apprendere edi scambiarsi
conoscenze ed esperienze,
modificando il loroagire in
baseagli apprendimenti
1...,47,48,49,50,51,52,53,54,55,56 58,59,60,61,62,63,64,65,66,67,...84
Powered by FlippingBook