La scuola che verrà - Proposte per una riforma tra continuità e innovazione - page 70

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Consultazione e sperimentazione
Il DECS desidera favorire anche inoccasione della pubblicazione del secondo rapporto un’am-
pia riflessione collettiva che, attraverso la consultazione, vuole permettere sia agli attori impli-
cati nel mondo della scuola sia alla società civile di esprimere la propria opinione riguardo alle
proposte presentate.
La consultazione avrà luogo secondo duemodalità parallele: attraverso la consultazione ‘tra-
dizionale’ ci si rivolgerà ai consessi ufficiali (plenum, collegi, associazioni magistrali, sindacati,
partiti politici, ecc.) che potranno pronunciarsi collettivamente riguardo alle proposte pre-
sentate. Attraverso un questionario
online
invece, ogni singolo docente, quadro scolastico
e operatore interno o esterno alla scuola avrà la possibilità di esprimere in maniera diretta
e compiuta il proprio grado di accordo/disaccordo rispetto alle proposte presentate dal
progetto di riforma. La consultazione prenderà avvio attorno alla metà di maggio 2016 e si
concluderà nel marzo 2017.
La
Scuola che verrà
propone numerosi cambiamenti distribuiti sumolteplici piani. Prima di giun-
gere a una sua eventuale generalizzazione,una volta terminata la consultazione eulteriormente
rivisto ilmodello, saràquindi necessario sperimentare la sua attuazione in alcuni istituti scolastici.
In talmodo saràpossibilemettere il progetto allaprovadei fatti, in situazione reale,così dapoter
applicaremodifiche o correttivi prima di investire del cambiamento l’intero sistema.
Dovranno quindi essere identificati alcuni istituti scolastici disposti ad implementare per un
periodo di quattro anni le proposte presentate nel documento. Indicativamente si immagina
di coinvolgere tre istituti di scuola comunale e tre istituti di scuolamedia di diverse dimensioni
e ubicati in contesti variati.
È inoltre importante ricordare che durante il quadriennio di sperimentazione gli istituti parte-
cipanti saranno adeguatamente accompagnati sia dal Gruppo di lavoro della
Scuola che verrà
sia da formatori e consulenti qualificati nei diversi ambiti di sperimentazione.Oltre a questo
saranno svolti anche un monitoraggio e una valutazione dell’esperienza da parte del Centro
di Ricerca sui Sistemi Educativi (CIRSE), appartenente al Dipartimento Formazione eAppren-
dimento (DFA) della SUPSI.
Sulla base delle premesse appena evocate si invitano gli istituti a riflettere sulla possibilità di
partecipare alla sperimentazione e ad annunciarsi presso la Divisione scuola per una prima
entrata inmateria.
Preventivofinanziario
La Scuola che verrà
è una riforma costituita da numerose misure innovative. Alcune di esse
sonodei ‘semplici’ cambiamenti dellapraticapedagogica edidattica, altre invece implicanodegli
investimenti supplementari nella scuola obbligatoria.
Il maggior costo della riforma, calcolato al momento che sarà implementata in modo diffuso
presso tutti gli istituti di scuolamedia e di scuola comunale (quindi non prima della legislatura
2023-2027) è stimato a circa 32milioni di franchi annuali.Al momento della generalizzazione
della riforma, il Cantone sosterrà una maggior spesa di 24 milioni all’anno (19 per le scuole
medie e 5 per i contributi versati alle scuole comunali) mentre per i Comuni l’aumento di
spesa si attesterà attorno agli 8milioni.Questi importi costituisconoun’indicazionedi massima
riferita ai costi odierni ma con effetto tra 8-10 anni.
A titolo di paragone, la spesa annua che il Cantone sostiene attualmente per la scuola è di
465milioni: l’aumento di spesa generato dalla riforma rappresenta il 5.4% della spesa attuale.
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