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Pianificazione rivitalizzazioni dei corsi d'acqua

I fiumi e i riali canalizzati e costretti tra arginature artificiali devono riavvicinarsi a uno stato più naturale e riacquisire le loro funzionalità ecologiche. Le modifiche nel 2009 e 2011 del diritto federale in materia di protezione delle acque (LPAc e OPAc, rispettivamente), a seguito del controprogetto all’iniziativa popolare Acquaviva (2006, Federazione Svizzera di pesca), richiedono ai Cantoni di pianificare il ricupero delle acque. La pianificazione strategica delle rivitalizzazioni definisce, su tutta la rete idrografica cantonale, le tratte fluviali a elevato potenziale di rivitalizzazione. Valuta i benefici per la natura e il paesaggio, nonché le conseguenze economiche, senza però specificare interventi o progetti di dettaglio.

Grazie a questo strumento vengono stabilite le risorse federali e cantonali necessarie per i prossimi anni.

Tale pianificazione prevede per i prossimi 20 anni il recupero e la valorizzazione di ben 156 km di corsi d’acqua che presentano un beneficio elevato per la natura rispetto ai costi presumibili. Tali corsi d’acqua corrispondono al 16% della rete idrografica oggetto del rilievo ecomorfologico lunga 987 km (primo rilievo nel 2003-2004, aggiornato nel 2014); rapportati invece all’intera rete idrografica ticinese (ca. 5'800 km) questi rappresentano il 2.7%.

Sono stati inoltre identificati 83 dislivelli puntuali che oggi rappresentano un ostacolo per la fauna acquatica e per i quali è altresì previsto il risanamento.

Stato dei lavori e rapporto finale

I risultati della pianificazione strategica delle rivitalizzazioni sono visibili nella cartografia sottostante. Una delle basi della pianificazione è lo stato ecomorfologico dei corsi d'acqua (che indica lo stato di "salute", quindi la qualità e la funzionalità degli habitat - vedi a lato).

Ecomorfologia