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Cultura inclusiva

Il concetto di “cultura inclusiva” si riferisce a un ambiente sociale o organizzativo che accoglie e valorizza la diversità degli individui, in particolar modo per quanto riguarda l’accesso al settore culturale. L’idea di base è quella di una cultura partecipativa volta non solo all’inclusione di ogni persona, indipendentemente da genere, orientamento, identità, etnia, cultura, religione, capacità o età, ma a una vera e propria valorizzazione della diversità sociale. La tolleranza e la non discriminazione non bastano: le differenze individuali, in quanto portatrici di prospettive ed esperienze diverse, sono considerate un valore aggiunto e una risorsa per la comunità, nonché un’opportunità fondamentale di innovazione e progresso sociale. 
In Svizzera si contano più di 1’700’000 persone con disabilità e 800’000 persone con difficoltà a leggere testi complessi, dati che evidenziano la necessità di una politica culturale volta all’inclusione. La cultura inclusiva stimola una partecipazione priva di ostacoli e disparità, ai sensi dell’articolo 30 della Convenzione dell’ONU sui diritti delle persone con disabilità
La cultura inclusiva è un processo in continua evoluzione e richiede un impegno costante per affrontare barriere e disuguaglianze che persistono nella società. Tale proposito di inclusione fa riferimento all’accessibilità architettonica, ma anche all’intelligibilità dei contenuti e all’inserimento professionale di tutte le persone.
L’Osservatorio culturale promuove il principio d’inclusione e si impegna da anni nella diffusione di un approccio volto all’uguaglianza coerentemente con quanto auspicato nelle Linee programmatiche cantonali di politica culturale 2024-2027. Di seguito figurano alcuni progetti a cui l’OC ha preso parte.

All’interno dell’Agenda culturale del Cantone Ticino è stato implementato un’etichetta “Evento accessibile” e un relativo filtro, che informa l’utenza sull’accessibilità di un dato evento o di una struttura.

Il patrimonio comune e diffuso lungo i numerosi itinerari culturali, naturali e paesaggistici risulta poco accessibile a persone con disabilità visive, uditive, motorie e intellettive e non solo dal punto di vista dell’orientamento e della mobilità. Le persone con disabilità difficilmente riescono a svolgere una visita in autonomia, né tantomeno a partecipare attivamente al processo creativo di trasformazione di una società inclusiva. Questo progetto condotto dalla SUPSI coinvolge le persone con disabilità nel processo di co-costruzione di un patrimonio accessibile, attraverso la loro partecipazione attiva nella pianificazione e realizzazione di strumenti e attività inclusive nei territori selezionati.

Il progetto promuove la costituzione di una rete di persone attenta ai bisogni dei fruitori con disabilità nell’ambito culturale. L’obiettivo è quello di espandere il marchio «Cultura inclusiva», già presente in Ticino dal 2019, sensibilizzando i vari attori a un’offerta culturale senza barriere.

Pro Infirmis ha avviato un grande progetto di esplorazione del territorio che permetterà di conoscere meglio l’accessibilità di 200 punti d’interesse.

ACUIRE è un'indagine territoriale il cui obiettivo principale è quello di diffondere e normalizzare le informazioni sull’accessibilità per le persone con disabilità. Il progetto è promosso in seno alla Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (SUPSI) in collaborazione con Pro Infirmis Ticino e Moesano.