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Convegni e eventi

Memoriav coglie l’occasione del suo progetto di inventario, realizzato con successo in tutta la Svizzera, per presentare la ricchezza del patrimonio audiovisivo svizzero nel quadro del suo congresso nazionale e di un “mercato” dedicato al tema. Saranno presenti la Consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider, capo del Dipartimento federale dell’interno, Carine Bachmann, direttrice dell’Ufficio federale della cultura, e i principali attori culturali dei Cantoni che hanno partecipato al progetto di inventario. Tra i relatori invitati a presentare il proprio progetto ci sarà anche il Sistema per la valorizzazione del patrimonio culturale (SVPC).

Giovedì 21 novembre alle 20, presso il Museo di Leventina a Giornico, l’Osservatorio presenta il fascicolo dedicato al Distretto di Leventina, parte della serie "Territori di parole". Questo testo seleziona e tematizza i contenuti della Guida letteraria della Svizzera italiana, offrendo nuovi sguardi sul territorio attraverso le parole di scrittori e poeti che lo hanno vissuto e descritto. Virgilio Sciolli, autore del fascicolo, porterà l’attenzione su aspetti legati al massiccio del San Gottardo, da sempre un crocevia di scambi tra nord e sud. Entrata gratuita. Al termine verrà offerto un rinfresco.

Fin dai suoi primi anni di attività l’Osservatorio culturale del Cantone Ticino (OC) stimola la riflessione scientifica sul rapporto tra cultura e statistica, chiedendosi se – e in che termini – sia possibile e utile quantificare i fenomeni culturali. Particolarmente rilevante in questo contesto è il ruolo giocato dalle statistiche di settore e dal loro impatto sulle politiche pubbliche.

Con l’appuntamento Orizzonti numerici. Statistiche per leggere la cultura – organizzato a Bellinzona il 14 e 15 novembre 2024 – l’OC propone di chinarsi su alcune problematiche centrali che caratterizzano il rapporto non sempre lineare tra la cultura e la sua misurazione. Il convegno vuole portare l’attenzione sul tema, lasciando spazio alle riflessioni e alle esperienze in grado di far emergere criteri, correlazioni e incertezze che legano i numeri e le pratiche culturali. 

Tenendo conto dei rapidi sviluppi registrati negli ultimi anni nel settore specifico e in quello della ricerca quantitativa, la proposta è quella di rilevare non solo le buone prassi e le potenzialità di queste relazioni, bensì di approfondirne anche le criticità, individuando le difficoltà nell’impiego di paradigmi vincolanti come quelli statistici.

Questo incontro vuole essere un’opportunità per gli operatori del settore di confrontarsi con temi ricchi di sfide e un’occasione per il pubblico interessato e per i media di approfondire le peculiarità di un settore di importanza vitale per la società.

Attraverso l'analisi di casi studio e di alcuni esempi concreti, le relatrici e i relatori esploreranno l’influsso della misurazione sul finanziamento culturale, sulla percezione pubblica e sulle strategie politiche. 
In particolare si cercherà di rispondere alle seguenti domande: quali sono i benefici e quali i limiti emersi nella misurazione delle pratiche culturali; come possono convivere e integrarsi approcci quantitativi e qualitativi; qual è il futuro della misurazione culturale nell'era digitale.

"Doppio Sguardo. Riflessioni visive" è una mostra fotografica nata da un progetto di ricerca che ha esplorato il ruolo, le norme e gli usi della comunicazione visiva all’interno delle relazioni interpersonali in Svizzera. La mostra indaga la discrepanza tra lo stigma negativo spesso associato ai selfie e le funzioni sociali positive che tali immagini possono avere nel mantenimento delle relazioni interpersonali. Le fotografie raccontano storie di vita quotidiana, rivelando il significato personale dietro gesti apparentemente semplici come scattare una foto, che può servire a sentirsi più vicini, catturare momenti importanti, o riscoprire emozioni dimenticate.
Il percorso espositivo invita i visitatori a osservare ogni immagine da due prospettive contrastanti, esplorando le molteplici funzioni che le immagini possono avere nelle relazioni. Le immagini esposte, rigenerate con l'ausilio dell'intelligenza artificiale (AI) per ragioni etiche, illustrano anche l'uso innovativo dell'AI nella divulgazione scientifica della comunicazione visiva. L’Ufficio dell’analisi e del patrimonio culturale digitale (UAPCD) è project partner dell’iniziativa. 

L’incontro organizzato dalla SUPSI accoglie alcuni ospiti per esplorare alcuni aspetti dell’industria “leasure”. L’Ufficio dell’analisi e del patrimonio culturale digitale partecipa con un intervento intitolato “Le frontiere della digitalizzazione nel settore culturale”, in cui si esplora un contesto culturale fluido, ispirato ai concetti di Zygmunt Bauman. Alcuni esempi permettono di mettere in prospettiva i rapidi cambiamenti sociali e tecnologici e mostrano concretamente alcune sfide poste al settore culturale dai rapidi cambiamenti. Tali sfide includono il ruolo delle nuove tecnologie nella creazione, gestione e diffusione delle pratiche culturali, considerando anche le interazioni con l’evoluzione degli spazi e della governance dei fenomeni culturali.

Le digital humanities svolgono un ruolo importante nei campi della storia dell'arte e dell'architettura: trasformano non solo il modo in cui il pubblico, gli studenti e i ricercatori accedono alle fonti e alle opere d'arte, ma anche il modo in cui le analizzano e interpretano. La quinta edizione della giornata di studio di Historismus si propone di riflettere sugli attuali usi e applicazioni delle digital humanities per lo studio e la conservazione dell'architettura e degli interni storici, l'analisi e l'edizione dei testi, nonché di aprire il dibattito sulle prospettive future della ricerca sullo storicismo in Svizzera. L’intervento introduttivo dell’UAPCD apre i lavori di un incontro che riunisce specialisti provenienti da tutta la Svizzera.

Venerdì 9 agosto 2024 alle 8.30 si terrà una tavola rotonda nel cortile di Palazzo Morettini, la Biblioteca cantonale di Locarno. Durante l'evento, si discuterà del rapporto tra i temi culturali e lo spazio che occupano sui media, nonché dell’evoluzione di questo rapporto nelle varie modalità di comunicazione.

Partendo dall’esperienza maturata con la collana Quaderno della Divisione della cultura e degli studi universitari, che nelle prime venti edizioni ha saputo proporre un modello di lavoro inedito, l’incontro darà poi la parola a chi opera nel settore dei media. La discussione, aperta al pubblico, riprenderà le domande poste dal ventesimo Quaderno, intitolato Cultura nei media. Tra linearità verticali e reti orizzontali, a cui hanno collaborato Azione, Corriere del Ticino, La Regione, la Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana e l’Università della Svizzera italiana. 

L’incontro è promosso dall’Osservatorio culturale del Cantone Ticino, in collaborazione con la Biblioteca cantonale di Locarno. L’evento è gratuito e aperto al pubblico.

In un mondo sempre più orientato verso il digitale, l’Istituto Svizzero ospita un evento dedicato al ruolo centrale degli archivi fotografici per la conservazione della nostra memoria collettiva. Questi archivi, testimonianze mutevoli della storia e dell’evoluzione sociale, costituiscono una preziosa finestra sul passato e contribuiscono in modo significativo alla nostra comprensione del presente. A cura dell’Osservatorio culturale del Cantone Ticino, Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport – Divisione della cultura e degli studi universitari. Istituto Svizzero di Roma, Villa Maraini, Via Liguria 20, 00187 Roma.

  • Maria Böhmer, Head of Science, Research and Innovation, Istituto Svizzero. Saluti istituzionali
  • Raffaella Castagnola Rossini, Direttrice della Divisione della cultura e degli studi universitari. Verso un ‘musée imaginaire’
  • Paola Di Giammaria, Responsabile della Fototeca dei Musei Vaticani. Conservare per innovare - Le sfide analogiche e digitali della Fototeca dei Musei Vaticani
  • Cécile Vilas, Direttrice dell’Associazione per la salvaguardia della memoria audiovisiva svizzera Memoriav. Progetti, strumenti e strategie nel panorama elvetico
  • Francesca Fabiani, Responsabile Fotografia Contemporanea dell’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione. Le nuove letture degli archivi storici

Giovedì 25 aprile 2024 alle 18.00 si terrà presso l’Auditorium Casa Cavalier Pellanda a Biasca la presentazione del fascicolo Distretto di Riviera della serie Territori di parole, una pubblicazione curata dall’Osservatorio culturale del Cantone Ticino.

L’evento porterà l’attenzione su alcuni aspetti evocati nella pubblicazione, con particolare riguardo alle conseguenze dell’evento naturale più rappresentativo del distretto, la Buzza di Biasca del 1515, e alla valorizzazione dei patrimoni letterari e culturali locali.  

L’incontro è promosso dall’Osservatorio culturale del Cantone Ticino, in collaborazione con la Città di Biasca. La pubblicazione è realizzata in collaborazione con l’Istituto design del Dipartimento ambiente costruzioni e design - Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (SUPSI).

L’evento è gratuito e aperto al pubblico.

L'evento di presentazione aperto al pubblico sarà un'occasione per presentare lo studio condotto in collaborazione con Visarte Ticino, che ne ha curato la parte qualitativa. L’Osservatorio culturale del Cantone Ticino ha così concepito e condotto un'indagine che si è distinta non solo per l'analisi quantitativa, ma anche per un approccio documentale e una riflessione di carattere qualitativo allo scopo di identificare le peculiarità del settore artistico regionale e rispondere a domande fondamentali per il miglioramento delle dinamiche di supporto a tale settore. Seguiranno interventi e domande da parte del pubblico. 

Lunedì 4 marzo 2024 al Campus SUPSI di Mendrisio si terrà una giornata di studi che esplorerà questioni di natura interdisciplinare che coinvolgono aspetti etici, tecnici, costruttivi, pianificatori ed economici. Ticino 2050: scenari è, allora, innanzitutto, uno spazio di condivisione di paradigmi, esperienze, scoperte e ipotesi: un laboratorio intellettuale aperto a chi opera nel campo della Cultura della costruzione (Baukultur), alla comunità professionale, alle ricercatrici e ai ricercatori, alle cittadine e ai cittadini, alle studentesse e agli studenti. L'Osservatorio culturale del Cantone Ticino figurerà tra i relatori, partecipando ad un Panel dal titolo "Accedere a informazioni e luoghi. Rendere la cultura delle costruzioni inclusiva e capace di accogliere le diversità". Ticino 2050: scenari è promossa dal Dipartimento ambiente costruzioni e design della Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (SUPSI) e dal Dipartimento del territorio del Cantone Ticino, con il patrocinio dell’Ufficio federale della cultura.

Dal 29 gennaio al 2 febbraio 2024 si terrà a Porto la "Conferenza Internazionale della Convenzione di Faro 2024" sul tema "Trasformare attraverso la co-creazione: pratiche partecipative nel patrimonio per affrontare le sfide urbane". La Svizzera italiana sarà rappresentata tra gli oratori grazie a un contributo proposto dall'Osservatorio culturale del Cantone Ticino, intitolato New Perspectives for Cultural Observatories: Towards Dialogue Platforms, Community Participation, and Co-Creation. Questa presentazione offrirà l'opportunità di sottolineare l'importanza dei processi partecipativi e delle nuove strategie di mediazione legate ai patrimoni culturali.

Nel mese di aprile 2023 l’Osservatorio culturale del Cantone Ticino ha pubblicato il volume intitolato Indagine sul volontariato in ambito culturale. Lo studio propone una prima esplorazione del volontariato culturale, evidenziandone le caratteristiche in un’ottica duale: la prospettiva delle istituzioni e quella dei volontari stessi.

L’appuntamento previsto martedì 5 dicembre al Palazzo dei Congressi di Lugano prevede dopo gli interventi ufficiali, la presentazione dell'indagine. L'evento è organizzato dalla Città di Lugano.

In occasione della manifestazione Zurigo in italiano che si svolge da inizio ottobre a metà dicembre nella città della Limmat, la Divisione della cultura e degli studi universitari, per il tramite dell’Ufficio dell’analisi e del patrimonio culturale digitale proporrà mercoledì 29 novembre alle ore 18.30 la conferenza “Dalla Guida al Parco: mediazione dei patrimoni letterari” con la partecipazione di Stanislao de Marsanich, presidente dell’associazione “I Parchi Letterari” e Daniele Menenti, collaboratore scientifico dell'Osservatorio culturale del Cantone Ticino. L’evento rappresenta l’occasione per presentare le possibilità di sviluppo e di collaborazione fra il sistema di Parchi letterari, un’istituzione che ha come scopo la valorizzazione del territorio attraverso la vita e le esperienze letterarie di autori importanti e la Guida letteraria della Svizzera italiana.

L’Istituto Svizzero ospita un incontro dedicato alle relazioni tra il settore culturale e quello dei media. Negli ultimi decenni, il panorama mediatico mondiale, nazionale e regionale ha vissuto stravolgimenti sostanziali. A radio, televisione e stampa si sono affiancate modalità alternative di consumo e di accesso ai contenuti multimediali, passando da un modello verticale e lineare a uno orizzontale e in rete. Parallelamente, anche il settore culturale ha vissuto processi evolutivi significativi, che hanno coinvolto le pratiche tradizionali favorendo la nascita di nuove proposte. Organizzato dal Cantone Ticino, Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport – Divisione della cultura e degli studi universitari. Istituto Svizzero di Roma, Villa Maraini, Via Liguria 20, 00187 Roma.

  • Joëlle Comé, Direttrice Istituto Svizzero, Saluti istituzionali
  • Raffaella Castagnola Rossini, Direttrice della Divisione della cultura e degli studi universitari
  • Piero Alessandro Corsini, Direttore RAI5, Cultura ed Educational RAI
  • Lorenzo Erroi, Capo del Dipartimento Cultura e Società RSI
  • Roland Hochstrasser, Capo ufficio, Osservatorio culturale del Cantone Ticino
  • Discussione e domande

Nell’ambito di BookCityMilano viene proposto un incontro in cui si mettono a confronto diversi esempi di geo-localizzazione di fonti letterarie su diverse scale. L’Osservatorio Culturale del Cantone Ticino partecipa alla conferenza per condividere l’esperienza della propria Guida letteraria della Svizzera italiana e degli applicativi creati per favorire la mediazione dei patrimoni letterari, e per incrementare lo sviluppo di opportunità per ulteriori sinergie, anche transfrontaliere.

Il Sistema per la valorizzazione del patrimonio culturale (SVPC) propone una giornata di incontri con gli esperti del settore per promuovere e divulgare esperienze digitali nell’ambito della cultura, valorizzandone gli aspetti innovativi e trasversali. L'evento si terrà giovedì 26 ottobre 2023 a Lugano. Le relatrici e i relatori allargheranno lo sguardo oltre i confini tematici e politici, rilevando le contaminazioni crescenti tra gli approcci tradizionali e le nuove tecnologie e scattando una panoramica del settore fornita da diversi istituti di ricerca. Il convegno, organizzato dal Sistema per la valorizzazione del patrimonio culturale (SVPC), si inserisce nel contesto della Giornata mondiale del patrimonio audiovisivo indetta dall’UNESCO, anticipandola di un giorno.
Evento gratuito e aperto al pubblico, su iscrizione.

Il programma sarà pubblicato a breve.

Nel corso del 2022 ha preso avvio un importante progetto nazionale volto a censire e mappare i patrimoni audiovisivi conservati in archivi pubblici e privati. Promossa da Memoriav, l’iniziativa ha trovato un importante riscontro anche nel Cantone Ticino. Le sono state numerose, come pure le domande in relazione alle specificità dei patrimoni di immagini fotografiche, documenti audio, video e film custoditi nei diversi archivi presenti sul territorio.

Come capire se i materiali hanno un valore culturale? Come assicurare al meglio la loro conservazione? Quali soluzioni adottare nei confronti della digitalizzazione? A chi rivolgersi per avere una consulenza qualificata?

Per rispondere a queste e altre domande, l’Ufficio dell’analisi e del patrimonio culturale digitale (UAPCD), in collaborazione con Memoriav, organizza un workshop volto alla condivisione di diverse esperienze e alla sensibilizzazione del pubblico sulle specificità di questi patrimoni. L’incontro si terrà il 29 settembre 2023, alle 14:00, presso la Sala Conferenze di Palazzo Franscini (Bellinzona). Evento gratuito e aperto al pubblico, su iscrizione.

Il Forum public del 28 settembre sarà l’occasione per presentare l’indagine sulla digitalizzazione nelle istituzioni culturali promossa da Concilio e L’Oeil du Public. All’incontro parteciperanno personalità provenienti dal mondo accademico e culturale, un’occasione preziosa per portare sguardi diversi su un tema d’attualità. Tra i relatori sarà presente Roland Hochstrasser, che presenterà le esperienze maturate dall’Ufficio dell’analisi e del patrimonio culturale digitale.

Giovedì 3 agosto 2023 alle 9.00 si terrà presso il parco della Biblioteca cantonale di Locarno la presentazione del fascicolo Distretto di Vallemaggia della serie Territori di parole curata dall’Osservatorio culturale del Cantone Ticino.

Acqua e pietra sono i due elementi che caratterizzano il paesaggio della Vallemaggia e che ricorrono nelle parole di scrittrici e scrittori che ne hanno lasciato una descrizione. Due componenti simbolicamente in dialogo e in opposizione, che percorrono le pagine del fascicolo. L’incontro porterà poi l’attenzione su Plinio Martini, scrittore valmaggese di cui ricorrono i cento anni dalla nascita, e illustrerà in seguito come il paesaggio del Cantone Ticino viene reinterpretato dall’occhio della cinepresa.

L’evento è promosso dall’Osservatorio culturale del Cantone Ticino, in collaborazione con la Biblioteca cantonale di Locarno.

La partecipazione è aperta al pubblico e gratuita: visualizza la locandina.

Nel mese di aprile 2023 l’Osservatorio culturale del Cantone Ticino ha pubblicato il volume intitolato Indagine sul volontariato in ambito culturale. Lo studio propone una prima esplorazione del volontariato culturale, evidenziandone le caratteristiche in un’ottica duale: la prospettiva delle istituzioni e quella dei volontari stessi.

L’appuntamento di lunedì 5 giugno offre l’occasione per conoscere meglio questa pratica e confrontare i risultati dell’indagine con altri settori in cui l’esercizio del volontariato è altrettanto presente e di vitale importanza. Durante l’evento le relatrici e i relatori allargheranno la prospettiva sulle diverse forme del volontariato, individuando non solo problematiche e tendenze ma anche buone pratiche e proposte per stimolare il futuro ricambio generazionale.

L’incontro è curato dall’Osservatorio culturale del Cantone Ticino in collaborazione con l’Università della Svizzera italiana (USI). L’evento è gratuito e aperto al pubblico

Martedì 30 maggio 2023 alle 18.00 si terrà presso la Sala Benedetto Ferrini nel Castello di Sasso Corbaro la presentazione del fascicolo Distretto di Bellinzona della serie Territori di parole, una pubblicazione curata dall’Osservatorio culturale del Cantone Ticino. L’evento porterà l’attenzione ai diversi temi che emergono nella pubblicazione, evidenziando in particolare la relazione con i patrimoni culturali, Unesco nella fattispecie, e con il turismo culturale. La Fortezza non solo ospiterà l’incontro, ma fornirà una chiave di lettura dei cambiamenti locali e globali che l’hanno trasformata da luogo di difesa a emblema comunicativo. L'evento è gratuito e aperto al pubblico: Formulario d'iscrizione.

Giovedì 1 dicembre alle 18.00 si terrà presso il campus SUPSI di Mendrisio – Stazione la presentazione del fascicolo Distretto di Mendrisio della serie Territori di parole, una pubblicazione curata dall’Osservatorio culturale del Cantone Ticino in collaborazione con l’Istituto design del Dipartimento ambiente costruzioni e design della SUPSI. L’evento rappresenterà l’occasione per conoscere la dinamica della creazione del fascicolo nelle sue due dimensioni: quella letteraria, inerente ai materiali raccolti nella Guida letteraria della Svizzera italiana e quella fotografica, legata al corso di laurea in comunicazione visiva. La partecipazione è aperta al pubblico e gratuita: Formulario d'iscrizione.

L’Ufficio dell’analisi e del patrimonio culturale digitale (UAPCD) ha partecipato all'evento #GLAMhack2022 presso il Campus SUPSI - Dipartimento ambiente costruzioni e design (DACD) di Mendrisio, lanciando una sfida sulla Mappa letteraria. Hanno partecipato all’evento persone provenienti da diversi paesi e con competenze in ambito culturale e digitale. In un breve lasso di tempo, grazie a un lavoro di gruppo con degli esperti di Wikidata e alla fornitura di Open data, i partecipanti hanno portato a termine le sfide integrando dati e competenze. Organizzata dall'associazione Opendata.ch e dall'Istituto design del Dipartimento ambiente costruzioni e design della SUPSI, l’hackathon è rivolta a studenti e professionisti del settore culturale, del design e dell’ICT che intendono concepire e sviluppare i prototipi di siti web, applicazioni mobile e altri sistemi informativi interattivi.

Le Giornate svizzere della statistica (GSS) si terranno a Lucerna il 26 e 27 ottobre 2022. Questo evento, che raggrupperà un pubblico di specialisti di statistica di diversa provenienza, proporrà una quindicina di atelier e workshop tematici. Per la prima volta anche l’Osservatorio culturale del Cantone Ticino figurerà tra i relatori, con un intervento intitolato “Cultura della statistica e statistica della cultura: l’esperienza dell’Osservatorio culturale del Cantone Ticino tra numeri e valori”. L’incontro è organizzato dalla Società Svizzera di Statistica (SSS), dall’Ufficio federale di statistica (UST) e dalla Conferenza svizzera degli uffici regionali di statistica (CORSTAT).
Maggiori informazioni (https://statistiktage.ch/fr/programme-2022).

Martedì 11 ottobre si propone un secondo momento per stimolare nuove sinergie tra le agende della Svizzera italiana e proseguire nel confronto costruttivo tra le diverse realtà, focalizzando l’attenzione sugli eventi culturali censiti nelle rispettive banche dati.

Questo appuntamento fa seguito al primo incontro tenutosi a Bellinzona nel 2019, che aveva permesso di riunire le principali agende culturali attive sul territorio, conoscerne le peculiarità e lanciare le prime ipotesi di lavoro in vista di maggiori collaborazioni trasversali.

La partecipazione è aperta al pubblico e gratuita:

Durante il 72esimo Locarno Film Festival, l’11 agosto 2019, l’Osservatorio culturale del Cantone Ticino ha presentato pubblicamente il progetto di Guida letteraria della Svizzera italiana. L’appuntamento proposto il 4 agosto 2022 non è solo l’occasione per stilare un primo bilancio di questa iniziativa, ma vuole anche allargare la prospettiva alle diverse forme di interazione che possono legare patrimoni culturali e territorio. La letteratura, i nomi di luogo, gli archivi audiovisivi, il cinema: punti di vista diversi, tangibili e intangibili, che offrono scorci d’interesse sul paesaggio della Svizzera italiana.
La partecipazione è aperta al pubblico e gratuita.
Relatori: Manuele Bertoli, Raphaël Brunschwig, Frédéric Maire, Mario Timbal, Paolo Ostinelli, Olmo Giovannini, Roland Hochstrasser.

L’Istituto Svizzero propone un incontro in cui approfondire il fenomeno – spontaneo e poco studiato – degli scambi librari, un evento organizzato in collaborazione con il Cantone Ticino, Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport – Divisione della cultura e degli studi universitari.
Il mondo delle biblioteche è uno sei settori più consolidati fra le attività culturali di un Paese. Secondo i dati dell’Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT) in Italia sono attive 7’425 biblioteche, pubbliche e private, che custodiscono un patrimonio di 268 milioni di documenti quali monografie, opere a stampa, audiovisivi, manoscritti e periodici (anno di riferimento 2019). In Svizzera, nel 2020, l’Ufficio federale di statistica ha censito 1’499 realtà istituzionali aperte al pubblico che conservano 67 milioni di stampati.
Malgrado la presenza di un’offerta capillare sul territorio, negli ultimi anni si è assistito a uno sviluppo significativo di una rete parallela, spontanea, per certi versi piacevolmente caotica e poco studiata. Questa dinamica viene spesso indicata con il termine inglese di bookcrossing, che comprende diverse iniziative votate allo scambio libero di libri, in entrata e in uscita: da semplici scaffali, cassette o casette collocate in un luogo pubblico, fino a installazioni più stanziali, come le biblioroulotte e – elemento faro di questo fenomeno – le bibliocabine.
L’incontro Pronto? Chi legge? parte proprio dalle installazioni di telefonia ormai dismesse per offrire alcuni spunti di riflessione sul tema. L’evento offre l’occasione per riunire i rappresentanti di alcune di queste iniziative volte a favorire lo scambio di libri e di riflesso stimolare la lettura. Un momento prezioso per capire da dove nascono queste proposte, come si concretizzano e quali aspetti positivi e critici è possibile rilevare.

  • Joëlle Comé, Direttrice Istituto Svizzero, Saluti istituzionali
  • Raffaella Castagnola Rossini, Direttrice della Divisione della cultura e degli studi universitari, La bibliofilia tra raffinatezza e funzionalità
  • Giovanni Solimine (Presidente della Fondazione Bellonci), Lettura solitaria, lettura condivisa
  • Marino Sinibaldi (Presidente del Centro per il libro e la lettura), Leggere nella pandemia
  • Monica Maggi (Presidente e fondatrice dell’Associazione Culturale Libra), Noi siamo i libri che leggiamo
  • Giovanna Iorio (Responsabile Little Free Library Italia), Dieci anni di Little Free Library: 2012-2022
  • Roland Hochstrasser (Capo ufficio, Osservatorio culturale del Cantone Ticino), L’analisi degli scambi librari tra limiti quantitativi e prospettive qualitative

Nel 2020, l’Osservatorio culturale del Cantone Ticino (OC) ha inaugurato il primo di una serie di fascicoli dedicati al tema della lettura intitolati «Forme e ritmi della lettura nel Cantone Ticino».
Nell’ultimo volume Pagine nomadi. Scambi librari nel Cantone Ticino fra bibliocabine, bibliocasette e altre iniziative (Bellinzona, DECS, 2022), l’OC volge lo sguardo verso una declinazione poco studiata della lettura: la nascita e lo sviluppo di una rete di scambio librario spesso, ma non sempre, integralmente autogestita, inserita nel paesaggio urbano con le bibliocabine, o presente in spazi multifunzionali con bibliocassette, bibliocasette e altre forme di bookcrossing.

Il Sistema per la valorizzazione del patrimonio culturale (SVPC) ha colto l’invito della Giornata mondiale del patrimonio audiovisivo indetta dall’UNESCO proponendo una serie di presentazioni che hanno indagato le relazioni tra i patrimoni culturali audiovisivi (fotografie, registrazioni sonore, film e video), la loro digitalizzazione e le nuove forme di mediazione che se ne possono ricavare.

Territori di parole è una serie di fascicoli che seleziona, tematizza e presenta una parte dei contenuti della Guida letteraria della Svizzera italiana, un’iniziativa a cura dell’Osservatorio culturale del Cantone Ticino. Oggetto della serata sarà il fascicolo dedicato al Distretto di Locarno, presentato da Daniele Menenti. Giulio Foletti arricchirà il tema portando l’attenzione sui paesaggi artistici.

Territori di parole è una serie di fascicoli che seleziona, tematizza e presenta una parte dei contenuti della Guida letteraria della Svizzera italiana, un’iniziativa a cura dell’Osservatorio culturale del Cantone Ticino. Ogni volume si caratterizza per una propria prospettiva e un proprio stile: sguardi diversi sui Distretti del Cantone Ticino e sul Grigioni italiano, che stimolano una prima mediazione verso un patrimonio letterario ricco, variegato e diffuso sull’insieme del territorio. Il fascicolo dedicato al Distretto di Blenio si concentra sul periodo tra la fine dell’Ottocento e la metà del Novecento, segnato dall’emigrazione e dalla continua fatica per la sopravvivenza. In collaborazione con l’Ufficio dell’analisi e del patrimonio culturale digitale, interverranno Teresa La Scala, docente presso la Scuola media di Acquarossa e autrice del fascicolo, e Tiziana Zaninelli, Caposezione dell’insegnamento medio.

Territori di parole è una serie di fascicoli che seleziona, tematizza e presenta una parte dei contenuti della Guida letteraria della Svizzera italiana, un’iniziativa a cura dell’Osservatorio culturale del Cantone Ticino. Ogni volume si caratterizza per una propria prospettiva e un proprio stile: sguardi diversi sui Distretti del Cantone Ticino e sul Grigioni italiano, che stimolano una prima mediazione verso un patrimonio letterario ricco, variegato e diffuso sull’insieme del territorio. Oggetto della serata sarà il fascicolo dedicato alla regione del Luganese, presentato dall’autore Nicola Pfund. Lorenzo De Carli illustrerà i paesaggi descritti a parole con i materiali multimediali raccolti nel portale lanostrastoria.ch.

Territori di parole è una serie di fascicoli che seleziona, tematizza e presenta una parte dei contenuti della Guida letteraria della Svizzera italiana, un’iniziativa a cura dell’Osservatorio culturale del Cantone
Ticino. Ogni volume si caratterizza per una propria prospettiva e un proprio stile: sguardi diversi sui Distretti del Cantone Ticino e sul Grigioni italiano, che stimolano una prima mediazione verso un patrimonio letterario ricco, variegato e diffuso sull’insieme del territorio.
Oggetto della serata sarà il fascicolo introduttivo, presentato per l’occasione da Roland Hochstrasser, responsabile dell’Ufficio dell’analisi e del patrimonio culturale digitale, e Michele Amadò, professore del Laboratorio di cultura visiva DACD – SUPSI.

Lugano, 27 ottobre 2020

Il Sistema per la valorizzazione del patrimonio culturale (SVPC) coglie l'invito della Giornata mondiale del patrimonio audiovisivo indetta dall'UNESCO proponendo una serie di presentazioni che indagheranno le relazioni tra i patrimoni culturali audiovisivi (fotografie, registrazioni sonore, film e video), la loro digitalizzazione e le nuove forme di mediazione che se ne possono ricavare.

Si terrà in autunno il secondo appuntamento del ciclo "Digitalizza la cultura", inaugurato nel 2016 con un convegno dedicato alla gestione sostenibile e aperta dei patrimoni digitali per il Cantone Ticino. Quest'anno l'attenzione sarà rivolta ai patrimoni audiovisivi: si evidenzieranno alcune esperienze significative e si cercheranno di rilevare le opportunità e i limiti dei processi di digitalizzazione di questi materiali. Il filo conduttore sarà la memoria con lo slogan Weisch no? Tu t'souviens? Ti ricordi? lanciato dall'Associazione Memoriav, il centro di competenza nazionale nel settore dell'audiovisivo.

Come conservare e come dare il giusto valore ai documenti audiovisivi custoditi da biblioteche, archivi, musei e altri centri di documentazione, in modo da trasmetterli alle future generazioni? Da quali esperienze possiamo prendere ispirazione? In quali errori dobbiamo cercare di non incorrere? Quali strategie digitali adottare per garantire uno sviluppo culturale aperto a tutti?

Il convegno, promosso nell'ambito dell'Autunno digitale del Lugano Living Lab (Dicastero Istituzioni - Città di Lugano) e della Giornata mondiale del patrimonio audiovisivo, sarà rivolto agli specialisti e al pubblico interessato con entrata libera, su iscrizione. L'incontro si terrà presso il Palazzo dei Congressi di Lugano in lingua italiana e francese.

La Giornata mondiale del patrimonio audiovisivo è sostenuta dell'Associazione Memoriav ed è proposta annualmente sotto il patrocinio della Commissione svizzera per l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura (UNESCO).

Entrata libera, iscrizione necessaria entro il 20 ottobre 2020, posti limitati. Conformemente alle disposizioni sanitarie federali in vigore, sarà obbligatorio indossare la mascherina.

27 ottobre 2020 - 14h, Palazzo dei Congressi, Lugano

Evento annullato a causa della situazione sanitaria

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Il convegno è promosso dal Sistema per la valorizzazione del patrimonio culturale (SVPC), un servizio dell'Ufficio dell'analisi e del patrimonio culturale digitale (UAPCD), in collaborazione con:

L'Istituto Svizzero continua la riflessione sul tema della lettura avviata lo scorso anno in occasione dell'incontro Trame della lettura, in collaborazione con il Cantone Ticino, Dipartimento dell'educazione, della cultura e dello sport - Divisione della cultura e degli studi universitari.

Dal 2019 l'Osservatorio culturale del Cantone Ticino ha fatto infatti della lettura uno dei suoi principali temi d'indagine. Complice l'innovazione tecnologica, si tratta di un ambito in piena trasformazione sia per quanto riguarda le pratiche e i modi di diffusione - affrontati in particolare nel primo fascicolo della serie "Forme e ritmi della lettura nel Cantone Ticino" pubblicato nel 2020 - sia per le nuove forme di mediazione offerte dai canali digitali.
Sarà precisamente sulle relazioni tra lettori e patrimoni letterari che verterà il secondo incontro: come favorire la presa di coscienza di autori e testi da parte del pubblico? Quali sono i più recenti approcci di valorizzazione delle opere letterarie? A quali esperienze ci possiamo ispirare?
Sono queste alcune delle domande a cui si cercherà di dare risposta attraverso l'intervento di alcuni esperti del settore e la presentazione di iniziative volte a favorire nuove forme di mediazione del patrimonio letterario.

Con l’avvento del digitale, anche il mondo della lettura sta vivendo una fase di profonda trasformazione.
Gli studi pubblicati in questi ultimi anni hanno rilevato come, con la disponibilità di nuovi supporti e la diversificazione delle modalità di diffusione e di accesso ai testi, si stiano affermando nuove forme e nuovi ritmi nella lettura, con la costante tendenza all’ibridazione tra cartaceo e digitale. Quale medium sia più indicato per la comprensione e memorizzazione di quale tipologia di testo, per quale tipologia di lettori, gli aspetti cognitivi legati alla lettura sull’uno o l’altro supporto, lettura connessa e lettura disconnessa, aspetti qualitativi e quantitativi, sono solo alcuni dei temi attorno ai quali si concentra l’attenzione dei ricercatori.

L’incontro proposto all’Istituto Svizzero vuole presentare alcune riflessioni su questi temi, mettendoli in relazione con alcuni progetti, curati dall’Osservatorio culturale del Cantone Ticino, legati alla digitalizzazione in ambito culturale e ai suoi effetti pervasivi sulle pratiche della lettura. In particolare verrà illustrata l’indagine, lanciata nel 2019, che focalizza la propria attenzione sulle tendenze che caratterizzano attualmente la lettura, con riferimento alla realtà geografica del Cantone Ticino e alle sue quattro principali biblioteche.

Sempre in ambito di cultura digitale verranno inoltre presentati il progetto Biblioteca digitale del Cantone Ticino, che intende mettere a disposizione del pubblico pubblicazioni di pregio in parte non più disponibili sul mercato librario, e il progetto Guida letteraria della Svizzera italiana, una panoramica georeferenziata di luoghi, autori e brani scelti, in cui il tema centrale è il paesaggio nelle descrizioni letterarie.

Nella Svizzera italiana sono attive numerose agende culturali, perlopiù sui canali digitali, che segnalano manifestazioni del settore. Il perimetro varia sia per la tipologia di evento segnalato, sia per l’area geografica di pertinenza, creando un mosaico ricco e diversificato. L’Agenda dell’Osservatorio culturale del Cantone Ticino (OC) è nata nel 2006, diventando uno degli assi di sviluppo principali del servizio.
A inizio 2019 l’OC ha avviato un progetto di ridefinizione della propria agenda che si articola in tre fasi: la revisione del perimetro e dei contenuti, la modifica del sistema informatico e l’aggiornamento della pagina di presentazione verso il pubblico. Considerata la rapida evoluzione del settore e in vista del lancio della sua nuova agenda, l’OC organizza un incontro informativo dedicato alle agende culturali durante il quale saranno presentate le principali iniziative sul nostro territorio. Lo scopo di questa iniziativa è presentare le diverse esperienze e le rispettive peculiarità e valutare possibili strategie convergenti.

Il 2018 è l’Anno europeo del patrimonio culturale e la Confederazione Svizzera ha deciso di partecipare all’iniziativa con numerosi progetti a livello federale, cantonale e locale. La Divisione della cultura e degli studi universitari (DCSU) organizza l’esposizione «Il patrimonio si racconta» con il supporto dell’Osservatorio culturale. La manifestazione propone un percorso articolato su più tappe - tra capolavori e oggetti di uso quotidiano, tra numeri della cultura e documenti sconosciuti - per scoprire la ricchezza e la diversità del patrimonio culturale ticinese e il grande lavoro di chi si occupa di proteggerlo, comunicarlo e trasmetterlo alle generazioni future. 

Per incoraggiare la condivisione e la valorizzazione del proprio patrimonio culturale la Svizzera ha deciso di aderire all'Anno europeo del patrimonio culturale. La campagna punta a mettere in risalto il potenziale del nostro patrimonio culturale per uno sviluppo democratico e consapevole della società. L’Anno del patrimonio è anche un’importante occasione per riflettere sulle relazioni con altri settori della società - quello economico, quello turistico, quello tecnologico - che coinvolgono i beni materiali e immateriali distribuiti sul territorio della Svizzera italiana.

L’analisi delle pratiche culturali incentrata su efficienza e innovazione è il punto di partenza per il tema proposto nel convegno Digitalizza la cultura. L’idea è di proporre idee, progetti e spunti di riflessione che possano contribuire a elaborare strategie coerenti e integrate in un settore a cavallo tra cultura, scienze dell’informazione e politiche culturali. Il campo d’indagine dell’incontro è prevalentemente incentrato sulla gestione e sulla valorizzazione dei patrimoni culturali digitali custoditi da biblioteche, archivi, musei e altri centri di documentazione. Nel corso degli anni, gli istituti hanno raccolto un vasto patrimonio di conoscenza, confluito in archivi digitali disorganici e paradossalmente di difficile accesso. Questa situazione è il risultato di un approccio influenzato dal determinismo tecnologico e dalla scarsa presenza di sistemi e metodi cooperativi. 

Utilità e cultura sono compatibili? La cultura è misurabile? Le statistiche culturali possono orientare le scelte di politica culturale? Il Convegno Misura la cultura – Mesure la culture, svoltosi a Bellinzona nel marzo 2010 per iniziativa del Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport del Cantone Ticino, intendeva rispondere a questi interrogativi, riflettendo sul concetto di cultura e sul ruolo delle strategie culturali nella società civile. Gli Atti del Convegno – al quale hanno partecipato specialisti provenienti dalla Svizzera e dall'estero, come pure rappresentanti di istituti culturali ticinesi e di enti pubblici e privati che sponsorizzano la cultura nel Cantone – confluiscono in questa pubblicazione. A emergere sono esperienze concrete e suggerimenti interessanti per l’auspicato salto di qualità nella gestione della politica culturale: una politica culturale che, forte di indicatori concreti sulla produzione e sul consumo di cultura, difenda ”l’utilità” irrinunciabile della cultura quale investimento dalle indubbie ricadute materiali, ma anche e soprattutto quale luogo di incontro, di crescita e di consolidamento della società civile.

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