Archivio cartaceo
Il grande schedario del CDE è costituito da 1350 scatole contenenti circa due milioni e mezzo di piccole schede, in gran parte manoscritte, compilate e raccolte in un arco di tempo che va dagli anni Dieci agli anni Ottanta del Novecento.
Le schede originarie
La parte più cospicua e preziosa delle schede è stata redatta dai circa centocinquanta informatori, sparsi in tutta la Svizzera italiana e nelle zone limitrofe dell'Italia, che hanno partecipato all'inchiesta per corrispondenza promossa da Carlo Salvioni per il Vocabolario dei dialetti nei primi decenni del Novecento. Tali schede, di cui esiste una copia di sicurezza su microfilm, sono suddivise in vari colori secondo la regione di provenienza dei corrispondenti e contengono informazioni di carattere lessicale, fraseologico, etnografico e illustrativo.
I rimandi
Le schede sono state redatte seguendo un questionario per argomenti e sistemate poi in ordine alfabetico; accanto ad esse sono stati posti numerosi rimandi che permettono di recuperare materiali relativi a uno stesso argomento collocati in punti diversi dello schedario e di ricostruire, in parte, l'ordinamento con cui sono stati originariamente redatti.
Le altre schede
In aggiunta ai materiali forniti dai corrispondenti vi sono schede provenienti da altre inchieste e dallo spoglio di atlanti geolinguistici, opere letterarie in dialetto, documenti storici, saggi di carattere linguistico, dialettologico, etimologico, etnografico, storico e di qualsiasi altro tipo di testo edito o inedito che abbia attinenza con la redazione del Vocabolario, del Lessico e con l'attività dell'istituto.
Archivio informatico
L'attività di spoglio e schedatura di materiale interessante dal punto di vista dialettologico ed etnografico iniziata con le schede cartacee è proseguita, a partire dai primi anni Novanta del Novecento, in formato elettronico. L'archivio lessicale informatico è stato creato con un programma di FileMaker, viene costantemente arricchito di nuove informazioni e contiene attualmente circa 300'500 schede.
Quaderni fonetici
Nei primi decenni del Novecento, oltre a quella per corrispondenza, è stata realizzata anche un'inchiesta sul campo con lo scopo di documentare, attraverso una lista di 466 parole di origine nota, in genere latina, i principali tratti fonetici dei dialetti dei vari comuni della Svizzera italiana e delle zone limitrofe dell'Italia. I 127 quaderni fonetici sono stati compilati, per la maggior parte, nell'ambito di quest'inchiesta condotta dal fondatore del Vocabolario Carlo Salvioni e dai suoi collaboratori Clemente Merlo e Pier Enea Guarnerio.