La scuola che verrà - Proposte per una riforma tra continuità e innovazione - page 51

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l’importanza della comunicazione,dei rapporti sociali edella compatibilità tra i colleghi,ma an-
che la questione relativa alla partecipazione volontaria, che favorirebbe questo tipo di pratica.
A questo proposito è importante ricordare che, anche se la partecipazione volontaria è una
condizione quadro richiesta idealmente per favorire il co-insegnamento, quest’ultima si rivela
opzionale in una prospettiva di generalizzazione delle pratiche collaborative, le quali possono
essere altrettanto efficaci anche se indotte. Nelle scuole speciali ad esempio il co-insegna-
mento è una pratica ormai consolidata da anni e i docenti, che non possono decidere con chi
saranno chiamati a collaborare, sono abituati a questa modalità di lavoro e ne sottolineano i
vantaggi. Su questo aspetto va trovato un giusto equilibrio: un certo grado di collaborazione è
richiesto a tutti i docenti,ma sarannopoi gli istituti,nella loro autonomia,a regolare le situazioni
particolari. A livello organizzativo è invece importante che i docenti abbiano a disposizione
del tempo di preparazione in comune, che permetta loro di condivideremetodi e strategie di
insegnamento,ma anche di discutere di questioni relative alla valutazione.
I prossimi capitoli saranno dedicati all’approfondimento delle due principali tipologie di co-in-
segnamento che si vogliono incoraggiare nel contesto ticinese, ovvero quello tra docenti tito-
lari/disciplinari e quello tra docenti titolari/disciplinari e risorse interne all’istituto.
a) Co-insegnamento tra docenti titolari/disciplinari
Questa è la forma di co-insegnamento che può maggiormente incidere sullo sviluppo della
differenziazionepedagogica epermettere allo stesso tempo al docentedisciplinare nelle scuo-
le medie e al docente titolare nelle scuole dell’infanzia e elementari di sviluppare la propria
professionalità,mantenendo una forte rete relazionale con i colleghi. Il co-insegnamento non
implica unicamente una presenza comune all’interno della classe,ma anche un lavoro prelimi-
nare (pianificazione, progettazione, ecc.) e successivo all’attività in classe (valutazione, bilancio,
ecc.) che devono essere svolti inmaniera collaborativa. In questo senso è molto importante
che lo scambio tra le coppie di docenti che praticano il co-insegnamento sia favorito e che
questi ultimi siano adeguatamente formati e accompagnati nelle loro pratiche, indipendente-
mente dal settore, dall’istituto e dallamateria insegnata.
Per quanto riguarda le condizioni di attuazionedel co-insegnamento,nelle scuoleelementari le
materie speciali (attività creative, educazione fisica e educazionemusicale) potrebbero essere
interamente attribuite a insegnanti specializzati: una realtà oggi soltanto parzialmente presente
nel territorio. In questomodo si creerebbero le condizioni che favoriscono la collaborazione
fra insegnanti sia accordando loro la possibilità di averemomenti di progettazione all’interno
della griglia oraria (orari in parallelo fra sezioni della stessa classe) sia facilitando l’adozione di
forme diverse d’insegnamento fondate sulla collaborazione.
Nelle scuolemedie, per favorire il co-insegnamento saràmesso a disposizione di ogni istituto
scolastico un pacchetto di ore destinate a questa pratica, calcolato sulla base del numero di
sezioni (2 ore per ogni sezione dell’istituto). Queste ultime saranno destinate a progetti di
collaborazione sottoposti dai docenti stessi alla direzione.Oltre a questo, i docenti intenzionati
a praticare il co-insegnamento potranno disporre di una griglia oraria che consenta loro di
disporre di spazi comuni di progettazione.
Co-insegnamentopresso la scuolamediadi Morbio Inferiore
Contesto
Presso la scuolamediadi Morbio Inferiore è in corso unmonte ore sull’apprendimento di qualità, sviluppato partendo
dal progetto educativo d’istituto. Lo scopo del progetto è riuscire a focalizzarsi e aiutare inmanierapuntuale e oppor-
tunagli allievi che non sono né indifficoltà (costoro sono già seguiti dal sostegno, dapersone esterne all’istituto, se
necessario, e vengono tenuti sotto costante osservazione da tutti i docenti) né bravissimi,maquelli che spesso vengono
indicati come facenti parte della ‘zonagrigia’.
Nel corsodell’annoscolastico2014/2015quattrocoppiedi docenti (unadi docenti di scienzenaturali, unadi docenti di
matematicaeduedi docenti di italiano) chehannoaderito liberamenteal progetto, hannosvoltoattivitàdi co-insegna-
Favorire il co-insegnamento
tradocenti titolari/disciplina-
ri fornendo spazi nellagriglia
orariaper la collaborazione e
unpacchettodi oredestinate
aquestapratica.
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