La scuola che verrà - Proposte per una riforma tra continuità e innovazione - page 49

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Valutazionedell’esperienza
Unmodello comequestopermettedi definiredelleprioritàa livellodi istituto, cercandodi risponderenellamanierapiù
adeguataallediverse esigenze. Questa organizzazione richiedeun certo impegnoal docente, il quale è chiamatoa scrive-
re, descrivere, confrontarsi e forniredocumentazione in vistadegli incontri,madall’altro latopermetteagli insegnanti di
condividere e confrontarsi, raccontare, sentirsi tranquillizzati, aiutati e, soprattutto, anon essere i soli adover decidere.
Il gruppodimateria e i coordinatori dimateria
Con l’introduzione del nuovo
Piano di studio della scuola dell’obbligo ticinese
è stata sottolineata
l’importanza della continuità tra i settori, che deve essere soprattutto curata a livello didattico
nellediversediscipline.A titolodi esempio, l’attribuzionedi una consulenteper l’insegnamento
del francese a ogni circondario scolastico, in aggiunta alla scelta di unmetodo d’insegnamento
unico che coinvolge scuola elementare e scuolamedia, ha costituito di fatto un’efficacemisura
che ha permesso ai docenti di scuola elementaredi poter contare sull’apportodi un’insegnan-
tedisciplinarista,ma soprattuttoha rivalutato sostanzialmente lepercezioni che l’insegnanteha
del lavoro svolto dal docente dell’altro ordine scolastico: quanto è stato fatto alle elementari
viene valorizzato e ha una sua naturale continuità alle scuole medie. Inoltre, con queste pre-
messe, si sono potuti sviluppare interessanti progetti che vedono coinvolti entrambi gli ordini
scolastici (
Le français ensemble
, cfr. riquadro).
Proprio per favorire l’estensione di queste pratiche anche alle altre discipline si avvierà una
riflessione riguardante l’istituzione di consulenti disciplinari per tutte lematerie.Questa figura
fungerà da punto di riferimento a livello didattico per i docenti disciplinari/titolari di tutti i
settori scolastici inmaniera trasversale interfacciandosi allo stesso tempo con ispettori,esperti,
direttori,ma anche con i coordinatori di materia interni agli istituti.
Senelle scuoledell’infanziaedelementari nonesistonodei veri epropri gruppi dimateria,nelle
scuolemedie la collaborazione all’internodi quest’ultimi è fondamentale.Attualmente, in alcuni
istituti, i gruppi di materia si incontrano regolarmente in un’ottica collaborativa. Per favorire
ulteriormente questo tipo di dinamiche si propone di istituire per ogni materia un ‘coordina-
tore’ interno all’istituto.Questa figura beneficerà di una riduzione del tempo di insegnamento
e avrà il compito di animare le attività del gruppo di materia e promuovere la collaborazione
al suo interno. Sarà promossa la preparazione comune di materiali, la discussione di tematiche
trasversali (come ad esempio la valutazione), ma anche il vero e proprio co-insegnamento.
Per gli istituti piccoli o per i gruppi di materia con pochi docenti potranno essere immaginati
degli accorpamenti regionali. I coordinatori di istituto dovranno essere a loro volta coordinati
dagli esperti di materia. Questi ultimi manterrebbero in particolare tutte le attuali funzioni
certificative (visite ai docenti incaricati, valutazioni richieste dal Dipartimento, ecc.), nonché
tutti i compiti legati alla definizione dei piani di studio, alla loro implementazione e, in genere,
alle richieste di consulenza per la Divisione della scuola in ambito di didattica disciplinare. È
soprattutto il lavorodi animazione sul terreno,negli istituti, in accordo con gli esperti,chepotrà
invece essere delegato ai coordinatori.Questa proposta si collega alla riflessione più generale
sulla figura dell’esperto, avviata all’interno del collegio degli esperti prima della presentazione
del progetto
La scuola che verrà
, i cui ruoli e compiti saranno approfonditi nel corso del 2016.
Coordinamentodel franceseSE-SM
Contesto
Èdanumerosi anni che il Gruppo di coordinamento del francese SE-SM si occupadella continuitàdell’insegnamento
tra i due settori scolastici. Il gruppo di coordinamento è costituito da esperti di francese, ispettori, formatori DFA e
consulenti dellaDivisione scuola, e collabora strettamente conungruppo di docenti di francese di scuolamedia (i
coordinatori di francese) che seguono da vicino i docenti di scuola elementare, in veste di ‘amici critici’ e animatori
‘disciplinaristi’. La conoscenza reciprocadi quanto viene fatto nei due settori e delle rispettive particolaritàpedagogi-
co-didattiche è labase per collaborare inun’otticadi continuità. Proprio per promuovere una collaborazione concreta è
nato durante l’anno scolastico 2011/2012 il progetto denominato Le français ensemble.
III
.A.3
Possibilitàdi istituiredei
consulenti disciplinari che
funganodapuntodi riferi-
mentoa livellodidatticoper i
docenti disciplinari/titolari di
tutti i settori scolastici.
Nelle scuolemedie istituire
per ognimateriaun
coordinatore interno
all’istituto cheavrà il
compitodi animare leattività
del gruppodimateria edi
favorire la collaborazione
tra i docenti di una
stessadisciplina.
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