Chiusure natalizie
I servizi dell’Amministrazione cantonale rimarranno chiusi i pomeriggi del 24 e del 31 dicembre 2024.
Dopo parecchi anni di crescita anche marcata, il 2022 si delinea come un anno all'insegna della stabilità dei premi malattia in Ticino, con mediamente un lieve calo in tutte le categorie d’assicurati. I premi 2022 approvati dall’UFSP conducono alle seguenti variazioni del premio medio di riferimento, determinato considerando tutte le forme assicurative:
categoria d’assicurati | TI | CH |
---|---|---|
Adulti | -0.2% | -0.3% |
Giovani adulti | -0.7% | -1.0% |
Minorenni | -0.3% | -0.3% |
Tutti gli assicurati | -0.1% | -0.2% |
La stabilità ticinese si inserisce bene nel contesto svizzero, risultando in linea con la media nazionale. La minor spesa nel 2020 a seguito della pandemia (il costo pro capite delle prestazioni si riduce del 2.0% in Ticino; fonte UFSP), l’intenzione di utilizzo di parte delle riserve degli assicuratori e una crescente pressione politica (col Ticino in prima linea) sono i fattori principali che spiegano un’evoluzione dei premi auspicata da tempo e che andrebbe ora mantenuta a medio termine, a beneficio di un riequilibrio e di una correzione del sistema.
Oltre a proporre dei premi stabili, in Svizzera 14 assicuratori procedono nel 2022 a una riduzione volontaria delle riserve per complessivi 380 Mio. Al Ticino competono 14 Mio suddivisi su 13 casse. Inoltre, due assicuratori fra i principali nel Cantone restituiranno entro fine 2021 parte dei premi 2020 incassati in eccesso, per complessivi 3.0 Mio di franchi. Uno di questi era stato segnalato dall’Autorità cantonale nell’analisi svolta nel 2019.
Come già lo scorso anno, anche nel 2021 il Cantone Ticino è impossibilitato ad eseguire un’approfondita analisi sulle proposte di premio dei principali assicuratori operanti sul proprio territorio, da sottoporre all’Autorità di vigilanza (UFSP), in ragione dei dati parziali forniti dalla stessa. L’Autorità cantonale ha comunque scritto alle direzioni di UFSP e DFI, rivendicando dei premi quantomeno invariati, una debita presa in considerazione delle cospicue riserve nazionali, della crisi pandemica e dei redditi da capitale, così come una procedura d’approvazione dei premi più trasparente, richiamando le tre iniziative depositate dal Ticino il 23 gennaio 2020 presso il Parlamento federale, così come gli atti parlamentari della Deputazione ticinese alle Camere federali.