La rabbia nelle persone
Sintomi
I sintomi possono apparire da una decina di giorni fino a oltre un anno dal contagio. Essi si manifestano con malessere generale, mal di testa, febbre, dolori muscolari (mialgia) e disturbi della sensibilità (parestesia) nella zona della morsicatura. Questo stadio dura da 3 a 4 giorni. Vengono inoltre osservati movimenti incontrollati, crampi (convulsioni), accessi d'ira, crampi respiratori e della deglutizione. Questo stadio di eccitazione può portare alla idrofobia, cioè ad una violenta reazione di versione alla vista dell'acqua. Più tardi appaiono paralisi e alla fine coma (stadio paralitico). La morte avviene spesso a causa della paralisi del centro respiratorio.
Contagio
Il virus della rabbia non è in grado di penetrare nella pelle intatta. Il contagio avviene attraverso le mucose o la pelle ferita, mediante il contatto con la saliva degli animali malati di rabbia, il più frequentemente mediante ferite da morsicatura o da graffio. Una forma straordinariamente rara di trasmissione della rabbia avviene mediante l'inalazione di goccioline contaminate (in laboratorio, o in una grotta che ospita una gran popolazione di pipistrelli) e tramite trapianti di organi.
Prevenzione
Una vaccinazione preventiva è raccomandata alle persone sottoposte a elevati rischi professionali, come il personale di laboratorio, veterinari, guardiani di animali, preparatori, zoologi, specialisti dei pipistrelli ecc. e alle persone che intendono viaggiare in zone in cui imperversa la rabbia.
Inoltre la vaccinazione è vivamente raccomandata per viaggi in paesi a rischio di rabbia in caso di attività che non escludono contatti ravvicinati con animali infetti. Occorre seguire le indicazioni del proprio medico e pianificare le vaccinazioni con largo anticipo.
Provvedimenti statali di lotta
La rabbia è sottoposta all'obbligo di notifica dal medico e dal laboratorio. In Svizzera, i casi di rabbia nell'essere umano sono straordinariamente rari. Gli ultimi casi noti risalgono all'anno 1977.