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Testi per la storia della cultura della Svizzera italiana

Testi pubblicati

Francesco Soave
La Batracomiomachia
(Fra traduzioni e riscritture)

a cura di Irene Botta


Nel secolo che corre fra Sette e Ottocento la questione degli Antichi e dei Moderni è al centro della letteratura italiana; e varia fu anche la risposta degli scrittori a quel fervido clima culturale. Vi fu chi, propenso ad accostare novità straniere, si pose a tradurre opere soprattutto di scrittori oltramontani; chi invece, in ossequio al classicismo, rinnovava il culto degli autori antichi, e del più antico Omero in ispecie; e chi s’accostava quindi alla questione con spirito libero, saggiando la propria tempra espressiva in modo “eclettico”, e tra questi s’iscrive dignitosamente anche il Nostro: uscirono insomma l’Addison e tutto l’Omero di Salvini, l’Ossian e l’Iliade di Cesarotti, i Pensieri d’amore e l’Iliade di Monti, i Cimiteri inglesi e l’Odissea di Pindemonte, nonché il Gessner e l’Omero di Soave. Per quanto attiene poi al versione soaviana della Batracomiomachia omerica (1805), essa rappresenta qualcosa di assai significativo: sia per la figura del Nostro, sia per il contesto culturale entro cui il poemetto si colloca: situandosi, questo, sul confine di altre ventuno prove traduttorie, segnate da due nome illustri: a monte da quello di Salvini (1723), a valle da quello di Leopardi (1826). Soave si rivela infatti da un lato moderno erede del pionieristico metodo traduttorio salviniano della fedeltà, dall’altro lato intelligente ricettore delle più varie esperienze traduttorie settecentesche. Tant’è che la sua proposta di una fedeltà, facile e fluente, non rimase inascoltata dai successivi volgarizzatori ottocenteschi, i quali mostrano anzi di averla apprezzata. Il presente volume si cura pertanto di offrire questa versione di Soave sinotticamente affiancata dalle altre due che stanno ai suoi estremi: quelle di Salvini e di Leopardi; mentre l’apparato esegetico provvede a illustrare gli esiti nuovi ottenuti (contenutistici e formali) nonché la dinamica delle dipendenze che variamente legano i volgarizzatori più antichi a quelli recenziori.

Il libro
Formato: 17 x 24 cm
Pagine: 157
Prezzo: 20.- CHF
Edizioni dello Stato del Cantone Ticino, Bellinzona, 2015
Distribuzione e vendita: Armando Dadò editore, Locarno