La scuola che verrà - Proposte per una riforma tra continuità e innovazione - page 26

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sia inclusiva ed equa, è necessario che essa integri il concetto di differenza all’interno del suo
modo di funzionamento.
Nella realtà scolastica attuale, giàda tempo, l’organizzazionedelle attivitàdella scuoladell’infan-
ziaprevede,accanto amomenti di dialogo collettivoodi paroladel docente,attivitàdiversifica-
te in funzioneodella curiosità dell’allievoodi una esigenza formativa riconosciuta dal docente.
Nella scuola elementare aumentano le attività centrate sul docentema, inmolti casi e fin dal
primo ciclo, viene stimolata l’autonomia del bambino e le attività svolte possono essere anche
molto diversificate. Si tratta di un modo di interpretare l’insegnamento nel quale, sulla base
dell’osservazione degli allievi e dei loro modi di fare, non tutti gli allievi fanno le stesse cose
nello stessomomento o rispondono alle stesse consegne.
La pedagogia differenziata cerca di adattaremetodi e percorsi alla realtà degli allievi. Essenziale
diventa la rilevazione e l’osservazione di questa realtà e dei vari processi che sono messi in
gioco,per poi cercaredi adattare le situazioni di insegnamentoodi apprendimento. I termini ‘dif-
ferenziazione’o ‘pedagogia differenziata’ sonodi fatto riferiti a una diversificazionedellepratiche
didattiche che inizia conunaprassi di osservazionediagnosticaeprosegue conun adeguamento
delle forme di insegnamento. Differenziare implica quindi per definizione di non accordare a
tutti la stessa attenzione, lo stesso tempo o la stessa energia. In questomodo è possibile pro-
muovere il passaggio da una ‘democrazia delle possibilità’ verso una ‘democrazia della riuscita’.
Le funzioni della pedagogia differenziata possono essere così riassunte:
- prendere in considerazione l’eterogeneità come una dellemaggiori sfide
dell’educazione attuale;
- adattare l’insegnamento e l’apprendimento alle differenze esistenti fra gli allievi
e permettere loro di progredire al massimo anche per vie diverse, portandoli il più
lontano possibile rispetto alle loro possibilità e potenzialità;
- riuscire a trasmettere agli allievi il sentimento della riuscita scolastica rendendoli partecipi
del loro apprendimento;
- rendere gli allievi consapevoli e partecipi degli obiettivi che il docente sta cercando di
fare loro raggiungere (consapevolezza,motivazione all’apprendere, autovalutazione);
- tener conto il più possibile dei bisogni diversi degli allievi in classe: siano essi allievi che
apprendono con difficoltà oppure allievi che apprendono più facilmente di altri;
- predisporre attività didattiche affinché gli allievi possano raggiungere le competenze
previste dal
Piano di studio della scuola dell’obbligo ticinese
, cercando di ottenere il miglior
apprendimento possibile da parte di un numeromassimo di allievi.
Un primomodo di tenere conto delle differenze di stile cognitivo e di apprendimento degli
allievi consiste nel variare lemetodologie di lavoro in situazione collettiva.
Di fatto possono variare:
- gli approcci didattici e le pratiche di insegnamento;
- i mezzi di accesso all’informazione utilizzati nel lavoro didattico e le forme
di comunicazione utilizzate per condividere il lavoro svolto;
- le consegne e quindi le azioni richieste agli allievi, le loro produzioni;
- il livello dei contenuti (disciplinari);
- le operazioni intellettuali richieste (grado di complessità);
- i ritmi di apprendimento;
- in casi di particolari difficoltà può essere praticato un adattamento degli obiettivi.
Un secondomodo, più strutturato, di interpretare la pedagogia differenziata consiste nell’or-
ganizzaremomenti destinati all’osservazione delle capacità che l’allievo samettere in gioco in
determinate situazioni didattiche. È una osservazione che cerca di definire un bilancio degli
apprendimenti e una valutazione formativa rivolta alla regolazione dell’insegnamento. L’os-
servazione può essere più omeno sistematica, formalizzata, oppure informale.Ne consegue
sempre e comunque un adeguamento di quanto il docente propone alla classe, ai gruppi o ai
singoli inmodo da adattare le consegne a quanto osservato. La differenziazione dei compiti,
Promuovereattraverso la
differenziazione il passaggio
dauna ‘democraziadelle
possibilità’ versouna ‘demo-
craziadella riuscita’.
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