Parità di genere nelle commissioni e nei gruppi di lavoro dello Stato
Dal 2015 la Cancelleria dello Stato, tramite il Servizio per le pari opportunità, lancia regolarmente una campagna per favorire la partecipazione femminile nelle commissioni consultive e nei gruppi di lavoro permanenti del Consiglio di Stato. Le commissioni e i gruppi di lavoro sono composti da specialiste e specialisti, che hanno il compito di consigliare e aiutare i/le rappresentanti della politica a prendere decisioni su temi molto specifici che riguardano tutti i settori dell’Amministrazione cantonale. La loro istituzione avviene su decisione del Consiglio di Stato, che nel 2023 ha proceduto al loro rinnovo sostituendo i/le membri/e uscenti e coloro che hanno accumulato 12 anni di attività.
Il Regolamento concernente le commissioni, i gruppi di lavoro e le rappresentanze presso enti di nomina del Consiglio di Stato prevede che la rappresentanza dell’uno o dell’altro sesso deve essere, nella misura del possibile, di almeno il 30% (art. 4 cpv. 3). Nel periodo di nomina 2024-2027, la percentuale femminile in tali consessi supera per la prima volta il valore di riferimento, raggiungendo una quota del 31,4% (stato al 15 marzo 2024), crescendo di quasi 5 punti percentuali rispetto al periodo precedente (2019-2023). Nonostante il dato mostri un aumento graduale della presenza femminile nel corso delle legislature, è possibile intravvedere ancora delle disparità importanti se si analizzano i singoli Dipartimenti. I settori dove tradizionalmente troviamo un maggior numero di donne, come la sanità e l’educazione, sono gli stessi che superano il valore di riferimento, mentre l’economia e il territorio stentano tutt’ora ad avere un maggior equilibrio di genere.
La tabella sottostante indica la percentuale di donne nominate dal Consiglio di Stato all’interno delle commissioni consultive e dei gruppi di lavoro permanenti nelle legislature di riferimento (dal 2012 al 2027).