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10.3.5. per affermare l’inutilità di un’azione:
basighulcüü,caraMadòna
, baciagli il deretano,
caraMadonna!: ormai è fatta, non c’èpiù rimedio
(Mendrisio),
bófighindalcuu,adèss!
, soffiaglinel
culo, adesso!: rincorrilo, adesso, se ti riesce (Ca-
rasso),
bófeghindrocüü!
, ritrova quanto hai
perso, ora! (Mugena),
bófapiègn,bófafòrt,bófam
indu≤uuchemíasómmòrt
, soffiapiano, soffia
forte, soffiaminel culo [ora] chesonmorto!: fai ciò
che vuoi adesso che non c’è più rimedio (Cavi-
gliano). inun racconto didascalico di Comano si
narradiunaburlagiocatadaunvecchiopadreai
danni dei figli che loavevano troppoa lungo tra-
scurato; sentendosi ormai prossimoalla fine fece
credere loro di custodire un’ingente somma di
denaro in un baule, garantendosi così il loro in-
teressamentoeun’amorevoleassistenzanegliul-
timi giorni di vita; alla suamorte essi si precipi-
taronoadaprire il baule,ma congrande sopresa
e delusione vi trovarono solo un biglietto che di-
ceva:
boféepian,boféefòrt,bofémindarcüü
adèssch’asummòrt!
, soffiatepiano, soffiate forte,
soffiatemi nel culo adesso che son morto! –
Ta
pòditantgratáialcüü!
, [i soldi] te li posso sol-
tanto grattare via dal sedere!: puoi rassegnarti,
tanto non li rivedrai più (Bellinzona).
10.3.6.peresprimere rabbia, disapprovazione:
agh’umíabis™gndisòdané,upòcasciassaiin
dal≤®!
, nonhobisognodei suoi soldi, se li può fic-
carenel culo! (ludiano),
pícatalaindalcüülatò
pulénta!At’udiichelamapiasmía!
, cacciatela
nel culo la tua polenta! ti ho detto che non mi
piace! (lugano); –peresprimeregiudizimordaci:
tupòmètatumdédindruc®!
, puoi ficcartiundito
nel culo!: invitoaunazitellaoaunoscapoloadac-
cettare lapropriasituazioneea rassegnarsi (Mal-
vaglia); lascia trasparire il proprio compiacimento
per ledisgraziealtrui
laghstacomèundidindal
cüü!
, gli sta comeunditonel culo!: bengli sta, se
l’èmeritata, che emerge qua e là.
10.4. insaluti scherzosi e irriverenti:
bunasé-
ra,méttal≤ülsülastadéra!
, buonasera,metti il
culo sulla stadera! (Comologno);
alriverissi,cul
cülpetissi
, la riverisco, col culo scoreggio (Bru-
sio); –
bunanòtt,drómcul≤®biótt
, buonanotte,
dormi col sederenudo: si augura scherzosamen-
te ai bambini (olivone).
10.5.nel giocodellamorra, inaggiuntaal nu-
mero gridato:
d®didindalcüü
, dueditanel cu-
lo: numero due (Comano [75]),
sèttsolcüü
, nu-
mero sette (Sonogno [76]).
11. Credenze, aneddoti, usanze
11.1.alinesciosi consigliavadimettere ineo-
nati a dormire bocconi, perché così
uivaintla
fortünaintil≤üü
, gli entra la fortunanel sedere.
a tale opinione rimandaanche il detto raccoltoa
viganello,
dormícuntulcüüins®parspeciála
fortüna
, secondo il quale chi dorme a pancia in
giù attenderebbe l’arrivo della buona sorte.
11.2. Si è osservatoqua e là l’usodimettere le
cartelle della tombola sotto il sedere prima del-
l’iniziodellapartita, nella speranza che tale con-
tatto renda fortunati facendo estrarre i numeri
che vi compaiono.
11.3. Corre voce che negli anni passati alcuni
buontemponi si divertissero a farsi beffe del po-
stino di tegna inviando lettere all’inesistente in-
dirizzo di Kiegel-Handel Küssel 6652 tegna, re-
capito che suona omofono indialetto a
chighel’a
ndelc®,seltégna
, chi ce l’hanel culo, se lo tenga.
11.4.adarognocon
dáalpuncincüü
,alla let-
tera ‘dare ilpunto inculo’,eradesignata l’usanza
di prendere per i piedi e per le braccia una per-
sona e farle battere il sedere per tre volte sopra
lapagliaal termine della trebbiatura.
12. Detti, sentenze, proverbi
12.1.
Aparládacüüedamèrdal’ánimalasa
cunsèrva
, a parlare di culo e dimerda l’anima si
conserva: idiscorsi scatologici suscitanosolobuo-
numore (Mendr.).
12.2.
Ògnipèindalcuuelbutainanzunpass
,
ogni calcio in culo spinge avanti un passo: ogni
aiuto giova, è utile (Carasso).
12.3.
Póltebidüüfavigniigrössal≤üü(auri-
geno),
pagnebiduuifagniigréssil≤uu
(Cavi-
gliano), polenta, o pane, e burro fanno ingrossa-
re il sedere. –
Tüttvaincüü,méncheulmanigh
dalcazzüü
, tutto passa dal culo, fuorché il ma-
nicodelmestolo: si diceper rincuorare chi ha in-
gerito noccioli o altri corpi estranei poco digeri-
bili, minimizzandone gli effetti sulla digestione
(vacallo), cfr.≠
cazz®
, par. 5.4.
12.4.
Perfácagáulcüübisögnalavurá
,per far
cacare il culo [per mangiare] bisogna lavorare:
monito rivolto ai lazzaroni (pedrinate).
12.5.
Bénmangiaaebénbevüüsagh’aundia-
vulindalcüü
, [dopo aver] benmangiato e ben
bevuto si haundiavolonel culo: legozzoviglie si
pagano (vacallo). –
Culcüüinmèzzaiurtígh,a
chicagaalgabrüsaeaialtrialfarid
, col sede-
re inmezzoalle ortiche, a chi cacabrucia enegli
altri suscita risate (vacallo).
12.6.alludonoallavolubilitàdellameteorolo-
giaeaquelladelmeteorismoedell’intestino che
non conoscono regole:
altémpeal≤üüescoman-
damin¥a
, al tempoeal culononsi comanda (So-
nogno),
ortémpeorcüüofacomèovólüü
(Mu-
gena),
altémpelcüüifacumèivòotüccdüü
(arbedo-Castione), il tempo e il culo fanno [en-
trambi]ciòchevogliono,
al≤imp,al≤üleaiféman