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DADrÉ
DAgAA
Bibl.: [1] DOSI 1.165. [2] K
eLLer
, ALug. 86. [3]
M
AnTOVAnI
, Poesii e stòri 1.11. [4] M
ICHAeL
, Posch.
72. [5]C
ATenA
1.18. [6]L
urATI
,Alm.1985.12. [7]AgI
16.550. [8]P
eLLAnDInI
,Trad.pop.44. [9]Culturapop.
221. [10] C
ArLOnI
g
rOPPI
, Bella infinita44. [11] Cfr.
LeI 19.1333-1337.
Moretti
DADr·SC(dadr®
}
) s.m. Individuomalvesti-
to, trasandato (gorduno).
entra anche in espressioni riferite a fenome-
ni atmosferici:
om dadr®sc d’om vinn
, un vento
impetuoso.
Da porre in relazione col sin. ≠
drodróo
, pure di
gorduno; le due voci condividono la stessa intenzio-
ne fonosimb. e una probabile dipendenza dall’avv.
dré
,
dadré
‘dietro’, veicolante l’ideadi arretratezza e
inadeguatezza.
Moretti
dafá, -faghinsèma≠
dafascòd≠
scòd
dafassucc≠
sücc
dafíl≠
fil
daföra≠
föra
dafrécc≠
frécc
DAgA(dága) s.m.pl. 1.Soldati stranieri,mer-
cenari (Faido). – 2. Bambini, ragazzi (circ. Airo-
lo).
1. AFaido, il termine indica da un lato i sol-
dati russi che, diretti versonord, attraversarono
la Leventina nel settembre 1799 al seguito del
generale A. Suvorov, dall’altro, nella locuzione
dagaparmunéda
(letteralmente ‘uomini d’armi
per denaro’), i soldati urani che parteciparono
nel 1847 alla guerradel Sonderbund.
2.
I daga, inprümavéra, dal tarén i sciüscian
[
i giügètt
]
sénza rumpai
, i ragazzi, in prima-
vera, dal terreno estraggono i crochi senza rom-
perli (Bedretto [1]).
Dallo sv.ted.
Dëge
n
‘soldato, guerriero, eroe’ [2]; v.
anche gli a.a.ted.
degan
‘giovane guerriero, seguace’,
m.a.ted.
degen
‘paggio, guerriero’ [3]. Per il significa-
todi ‘bambino’ cfr. ilglaronese
Dëge
n
‘ragazzaccio’ [4].
–Va forse qui anche il soprannome «Carlogiuseppe
gianora, detto
Daga
» (Osogna 1848 [5]).
Bibl.: [1] O
reLLI
, Sant’Antoni 9. [2] SchwId. 12.
1108. [3]P
FeIFer
1.263. [4]SchwId. 12.1108. [5]F.O.
1848.592.
Ceccarelli
DAgAA (dag
2
) v. Lasciare (gorduno).
Daga!
, lascia! [1]; – come verbo pronom.:
légn
ch’osdaga
, legnochecede,unpo’ elastico,
larès-
sighi la s daga
, la [lamadella] sega si allenta.
¬ documentato all’interno dell’area bellinz. di ≠
lagá
‘lasciare’. –Anche il sassar. possiede, accanto a
lagá
‘lasciare’, un
dagá
che si è sviluppato per ana-
logia sulmodello della coppia costituita dai loro sin.
lassá
e
dassá
[2]; quest’ultimoèdi attestazionepiut-
tosto ampia, comprendendo i sard., cal.
dassare
, sic.
dassari
, sp.
dejar
, cat.
dexar
, port.
deixar
, guasc.
de-
chà
ecc. [3] i quali, secondo Ascoli, ripreso favore-
volm. damolti studiosi, sorgono dalla contrazione di
un *
De
-
LAx
º
re
[4]. nell’Italia sett. il tipo
dassare
sembra rappresentato dal solo imper. piem.
dassa!
Fig. 3. Soldati russi appartenenti all’esercito del ge-
neraleSuvorov (incisioneanonima svizzera coeva; da
Viadelle genti 69).
1...,15,16,17,18,19,20,21,22,23,24 26,27,28,29,30,31,32,33,34,35,...68
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