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DAIrÉCIA
DALIA
bileancheunaderiv. da
DeLeCT
º
re
‘attrarre’ epoi ‘di-
lettare’, cfr. l’it.
diletto
‘l’insieme degli agi e delle co-
modità che rendono bella e confortevole la vita’ [4].
Bibl.: [1]Cfr. LSI 3.121. [2]B
ATTAgLIA
5.84, LeI,
fasc. e
2
343. [3]Drg11.119. [4] B
ATTAgLIA
4.448.
Moretti
DAL(d
2
l)s.m.Bastone (MorbioSup.,Mesolc.).
1. In Mesolcina indica propriamente il posa-
toiodelpollaio, ilbastonesulquale legallinevan-
no ad appollaiarsi; a Soazza anche la tavola o il
bastone posti sopra lamangiatoiadi pecore e ca-
pre per impedire loro di entrarvi. AMorbio Sup.
i
dai
sono i legni lunghi che, sporgendodallapar-
te posteriore del carro adue ruote impiegato per
il trasporto del legname, vengono trascinati per
terra: per consentire il passaggiodi curve strette
potevarendersinecessarioalzarli espostarlima-
nualmente; v. anche, nelle vicinanze della Sviz-
zera italiana,
cardidal
, carroa slitta condue so-
le ruote anteriori, usato per trasportare fieno e
legnadaimonti (Cernobbio).
2. Derivati
darón (rivera),
darún
(Medeglia),
derón
(ri-
vera) s.m. 1. Trave (rivera). – 2. Asse, sponda
dellamangiatoia (rivera). –3. Staggiodella sca-
laapioli (Medeglia).
La voce compare nel LSI con la resa grafica
dall
[1], che ne indicherebbe labrevitàdella tonica, sug-
geritadalle trascrizioni fon. prive di segni indicanti
la lunghezza delle var. mesolc. ricavate dai Mat.
Steiner edall’AIS [2]; le stesse fonti registranoperò
inmodoanalogoanche i rispettivi esitidi
P
º
Lu
; lare-
saqui propostapare confortatadall’esistenzadi de-
riv. che mostrano -
l
- intervoc. rotacizzata. – Quale
etimopotrebbeproporsi il lat.
TH
º
LLu
‘gambo, ramo’,
chealmeno inarea fr. conosce continuatori coi sensi
di ‘ramo’, ‘tronco’, ‘elemento ligneo’, ea cui èstato ri-
condottoanche lo sv.rom.
dalle
‘pertica, troncodi un
giovane albero’ [3].
Bibl.: [1]LSI2.177. [2]AIS2.1139,1140P. 44. [3]
gPSr 5.5.
Moretti
DALA(dála) s.f. Solettadi calcestruzzo (Men-
drisio).
¬ il fr.
dalle
‘plaque de béton armé formant les
planchers d’étage’ [1], come molti altri forestierismi
dello stesso ambito penetrato probabilmente tramite
l’emigrazionestagionaledimaestranzeediliOltralpe.
Bibl.: [1] TLF 6.679.
Moretti
dalá≠
dalauraa≠
lavorá
DALDÍO(dald
J
)nella locuz.avv.
in–
, spesso,
frequentemente (gerraVerz.)
.
¬ forsedamandare conalcune locuz. che coinvol-
gono il numerale femm.
‘due’, quali
da dó
‘molto’
(Cimadera), ‘benone, ameraviglia’ (Cavergno,Laver-
tezzo),
fala sgi® da dó
‘scialarla, darsi ai bagordi,
spassarsela’ (rossura) [1], che, attraverso l’espres -
sione della pluralità, rendono l’idea della quantità e
quindi della frequenza.
Bibl.: [1] LSI 2.296.
Moretti
dalecá≠
lecá
DALgÍ(dalg
G
) avv. Inqualche luogo (Preon-
zo, Lodrino).
L’énaccdalgó
, èandatodaqualcheparte (Lo-
drino).
Var. di≠
algó
; per la
d-
iniziale cfr.≠
dalò
.
Moretti
dali≠
dalia
DALIA(dál
-
a) s.f., DALI (dáli) s.m. Dalia.
Var.: s.f.
dalia
;
daglia
(grancia),
dalie
(gerra
gamb.,Breno);–s.m.
dali
(Calpiogna,VMa.,SottoC.).
Er dalia russóm
, la dalia color rosso scuro
(Brione Verz.),
dalia canín
, dalia gialla (Locar-
no),
daliapizzolada
, dalia screziata (Soazza);
ra
dalia ra sadanagóttdu tütt
, ladalianonemana
alcun profumo (grancia),
laCénta da Stabiu la
m’adai un bèll bött dadali róss ch’innna beléz-
za
, l’Innocentadi Stabiomi hadatounbel ceppo
didalierossechesonounabellezza(genestrerio).
ACalpiogna
la dalia
, dalia a fiori semplici, dai
1...,20,21,22,23,24,25,26,27,28,29 31,32,33,34,35,36,37,38,39,40,...68
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