DECS - page 26

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DAgAA
DAgån
‘lascia!’ (Piverone [5]); cogliendo uno spunto di Sal-
vioni («con [
dassare
] iopossomandareun
dagá
…di
qualche angolo del contado bellinzonese» [6]), si pro-
pone di riconoscere dietro al verbo di gorduno una
seconda attestazione isolata it. sett. di *
De
-
LAx
º
re
,
che avrà seguito il destino di
LAx
º
re
nel suo dare vi-
ta a
lagá
, rifatto sugli ant. «
fagare
» ‘fare’, «
dagare
»
‘dare’, sorti dal tipo
fago
‘faccio’,
dago
‘do’, nonché
dall’imper. lat.
FAC
‘fai’ [7]. –estendendoun’intuizio-
neespressadaSpitzerper il sardo
dassare
,basatasui
rapporti di significato esistenti fra ‘dare’ e ‘lasciare’
(cfr. l’it.
làscito
‘dono’) [8],nonèd’altrapartedaesclu-
dereche
dagaa
sia fruttodell’influssodi
D
º
re
su
lagá
.
Bibl.: [1] S
ALVIOnI
, AgI 13.357, Scritti 1.89. [2]
Comunic.P.e.guarnerio inA
SCOLI
,AgI12.27,g
uAr
-
nerIO
, KrJber. 1.143, W
Agner
, zrPh. 62.76. [3] AIS
8.1657, reW 4955, W
Agner
, DeS 2.610, r
OHLFS
,
nDiz.Cal. 236, Vocab.sic. 1.898, C
OrOMInAS
2.118,
r
OHLFS
,gasc.
3
78, FeW10.227b. [4]A
SCOLI
, AgI 11.
424. [5] Comunic. g. Flechia inA
SCOLI
, AgI 12.27; v.
anche S
ALVIOnI
, rcILomb. 42.693, Scritti 4.746. [6]
S
ALVIOnI
, rcILomb. 36.232, Scritti 4.1000. [7] P
rATI
,
etim.ven. 86, FeW 10.227a e 228 n. 34, D
eCurTInS
,
Verben 46,50-51. [8] Spitzer inW
Agner
, DeS 2.611;
cfr. anchereW 4955.
Petrini
DAgADånDAgADån(dagadáÆdagadáÆ) lo-
cuz.avv. Pianpiano, con calma (Comologno [1]).
Formazione fonosimb., cfr. ades. aSonvicoearo-
vio≠
dandan
2
‘tranquillamente, adagio, concalma’.
Bibl.: [1] Culturapop. 187,171.
Moretti
dagagnés≠
degagna
DAgAIA(dagá
-
a) s.f. 1.Minutaglia (Sonogno).
– 2. Accozzagliadi cose e persone (Sonogno).
Chemesériadepóm ste vòlta, ane tròvalt che
nedagaiade patír
, chemisero raccoltodi patate
quest’anno, non si trovaaltro cheun’accozzaglia
di patatine;
che peniténzaa treverzaa tüta chèla
dagaia de ganèla s® sótt ar scima!
, che fatica
camminaresuquell’accozzagliadipietriscosuai
piedi della sommità! [1].
Attestazione isolata, che nonha trovato riscontri
nei dial. delle regioni limitrofe. Secondo Lurati, si
tratta del lat. *
MunDICALIA
(a sua volta dal lat.
Mun
-
D
º
re
‘nettare; mozzare’) da cui, con aferesi, *
(mon)-
digaia
[2].
Bibl.: [1] L
urATI
-P
InAnA
214. [2] L
urATI
-P
InAnA
82.
Ceccarelli
DAgån
1
(dagá
Ç
) s.m. gerla per il trasporto
del fieno (Casaccia).
registrata come
daga
Ç
daiMat.Wartburg, la for-
madeveessereossitonaamotivodellanasalevelare
finale [1]. – Potrebbe trattarsi di un deriv. del lat.
DeC
º
nu
(
M
) ‘capo di dieci’ poi ‘capo, direttore’ [2], ve-
rosimilm. in relazionealla (grande) capienza. Peral-
tri term. che condividono questa trafila semantica
(dall’unità dimisura al contenitore o recipiente) cfr.
il loc. e valmagg.
océna
‘unità dimisura per aridi’ (e
cfr. il fr.-prov.
octana
‘anticamisuradi capacità’)ma
anche ‘recipiente per misurare aridi’, deriv. del lat.
Å
CTO
‘otto’ [3], v. inoltre≠
mög
‘moggio, unità di mi-
sura per aridi e carbone’ e ‘sacco, cesto, contenitore
usatoper lamisurae il trasportodi aridi ecarbone’ (ge-
neralm.)ma anche ‘grande gerla a stecche fitte’ (Cre-
sciano, Semione), ‘gerla grande, malfatta’ (Brione s.
Minusio).
Bibl.: [1]Cfr. S
TAMPA
,Bergell 116. [2]reW2496,
S
ALVIOnI
-F
ArÉ
, Postille 2496. [3] LSI 3.613, FeW
7.307, v. inoltreS
ALVIOnI
-F
ArÉ
, Postille 6035.
Ceccarelli
DAgån
2
(dagá
Ç
) s.m. 1.Decano, capodell’ap-
parato amministrativo (Breg., Posch.). – 2. uffi-
ciale giudiziario, usciere di circolo (Breg.).
Var.:
dagán
(SopraP.),
daghènn
(SottoP.),
degán
(Poschiavo).
1. Capo dell’apparato amministrativo
InValPoschiavosihamenzionediun «decano»
quale supremo ufficiale del comune già all’inizio
del
xIII
sec. [1].Losi ritrovanegli statuti del 1550
e in varie stesure successive fino al 1812 [2].
Dagli statuti diPoschiavoeBrusiodel 1740si
evince che il mandato veniva rinnovato «la più
vicina domenica inanzi S. Michele» [29 settem-
bre] [3]; la carica, della durata di un anno, non
era rinnovabile nel corso del successivo triennio
(«èordenato che…Podestà,
Decano
eOfficiali et
Cancellierononpossinoessereeletti… l’annose-
guenteadetti lor officii»). Allo scaderedell’anno
agricolo era stabilito che i funzionari dell’appa-
rato amministrativo rendessero conto del pro-
prio operato sia al podestà che al proprio suc-
cessore: «ch’ogni
Degano
eOfficialidebbanoaver
1...,16,17,18,19,20,21,22,23,24,25 27,28,29,30,31,32,33,34,35,36,...68
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