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DEGnaSS
DEGüMå
fermè la caròzzaper am salüdè
, ha avuto la cor-
tesiadi fermare la carrozzaper salutarmi (Bon-
do); – in contesti ironici:
al s’è pé finalménte de-
gnò adam respòsta
, si è poi finalmente degnato
di darmi risposta (Villalug.),
avrüssmónaa in
có l mónd a degnatt a aidám a levaa s® con ste
scioéra?
, sarebbe la fine delmondo se ti degnas-
si di aiutarmi ad alzarmi con questa gerla? (So-
nogno [1]),
gh’è miga ris’c che la se dégni da
smongá cui pòer òrfen: e sí che i è i fanc del sò
fradéll!
, non c’è rischio che si degni di sfamare
quei poveri orfani: e dire che sono i figli di suo
fratello! (Mesocco); –
al s’è degnè da i t∑ qui dui
franch
, si è abbassato a togliergli quei due fran-
chi: a farglieli pagare (castasegna).
Prestito dall’it.
degnarsi
[2] che, nella Svizzera
italiana, sembraavereavutopiù fortunadel suopri-
mitivo
degno
, la cui replica dial.
dégn
è scarsam. vi-
talenelle fonti consultate [3]. –cfr.≠
sdegná
e i suoi
derivati.
Bibl .: c
HEruB
. 2.15.
[1]l
urati
-P
inana
197. [2]DEi2.1235,DEli
2
441.
[3] lSi 2.201; cfr. S
taMPa
, Bergell 121.
Petrini
degnéuro≠
dagn
DEGorént(degor
s
nt) s.m.calodi luna (Po-
schiavo).
registratadallSi [1], lavoceèaccoltanellEi fra
ideriv. afferential lat.
DEcurr
æ
rE
‘scorrere’ [2]. il vo-
calismoatono (in specie la
o
, invecedi
u
, della secon-
da sillaba) [3] fa però sospettare che non si tratti di
una formaautoctona. –Provienedaun’unica scheda
dei Mat. Michael e non ha riscontri nelle altre fonti
solitamente consultate perPoschiavo (v. soprattutto
il capitolo espressam. dedicato alla luna da r. to-
gninanellasuamonografia,dovesimenzionano, sul-
la stessapagina, il posch.
calda lüna
e l’espress. sin.
livign.
l’é degorént
[4]). l’annotazione dovevaproba-
bilm. servire a J. Michael per verificare l’eventuale
presenza sul territorio svizz. di questo term. altoval-
tell. [5] che, secondo Salvioni, «Poschiavo ignora o
par ignorare» [6]. –V. ancora il sin. breg.≠
gorént
.
Bibl .: [1]lSi2.202. [2]lEi19.628.3. [3]M
icHaEl
,
Posch. 22; per
e
proton. cfr. a pag. 21-22, S
alVioni
,
Posch.491-492,Scritti1.267-268. [4]t
oGnina
,Posch.
100 e n. 111. [5] cfr. DElt 1.980-981. [6] S
alVioni
,
Posch. 605n. 1, Scritti 1.308n. 1.
Petrini
DEGraGH¬Ga (degrag
k
ga) inter. Esorta ad
andarsene, apartire (Malvaglia).
Forse comp. di
dègh
‘dagli’ +
ra
‘la’ e il sost. della
locuz. ≠
gagia (in –)
‘inmovimento’ (Prugiasco, ca-
stro). Per la fon., si noti che al blen.
“
/
¿
corrisponde
aMalvaglia
γ
(e
g
inalcuni contesti fonosintattici) [1].
Bibl .: [1] DoSi 2.43.
Petrini
degramaa≠
cremá
DEGrEnii(degren
y
)v.calare,diminuire(Bris-
sago).
Se pióv tra sant Péder e sanGiovann, l’uva la
degreniss fin indo cavágn
, sepiove traS. Pietro
[29di giugno] eS.Giovanni [24di giugno], l’uva
diminuisce findentro il cesto.
la traduzione del verbo tiene conto di quella del
corrisp. locale,cheglossacon«l’uvavascemando»que-
sto proverbio piuttosto strano, specie per la non se-
quenzialitàdelledate,cheparrebberifattosualtrire-
lativi alla pesca nel lagoMaggiore (≠
cavágn
, par.
7.2.). – il verbo è stato ricondotto dal lEi al lat.
DE
-
clin
º
rE
‘piegare in giù’, con cambio di coniugazione
[1]; è probabile che si sia verificato un accostamento
a
grenii
, var. localedi≠
graní(ss)
nel sensodi ‘grani-
re, svilupparsi, formare i chicchi: della spiga’, crean-
docosìunasortadideriv.privativodiquest’ultimo;ta-
leaccostamentorisolverebbeanche ilproblemaposto
dall’insolito trattamento fon. del nesso -
cl
-.
Bibl .: [1] lEi 19.588.25.
Petrini
DEGüMå(degümá) v. Strinare (comologno).
Di un tessuto che è bruciato leggermente per
l’esposizione aun calore eccessivo:
la tómaia, ti
l’é lassada tröpp apr∑v al fögh e adèss l’è tüta
degümada
, latuamaglia, l’hai lasciatatroppovi-
cino al fuoco e ora è tuttadanneggiata.
lo stesso informatore da cui proviene la frase cit.
specifica che il verbonon equivale perfettam. a ‘bru-
ciacchiare’, come traduce inveceun vocab. locale [1]:
egli lo distingue infatti da≠
brasciügá
(nell’es.
i tó
calz, ti i è lassècc tröpp indel furn e i è tütt bresciügá
‘le tue calze, le hai lasciate troppo vicino al forno e
sono tuttebruciacchiate’). –Sorgeprobabilm. dall’in-