Centro di dialettolgia e di entografia - page 33

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DElitt
DEMEnaSG¬
sarössundalitt amíaprufitèda staucasiòn
, sa-
rebbeundelittononapprofittaredi questa occa-
sione (ludiano); – ad avegno, danno, disastro,
guaio:
cu bastrücch iò um fa dumá dalitt
, quel
ragazzomi combina solo disastri.
Voce corrispondente all’it.
delitto
[3].
Bibl .: c
HEruB
. 2.15.
[1] rSi, la ribalta 15.2.1985. [2] B
ErEtta
, nügra
168. [3]DEi 2.1241,DEli
2
443, P
rati
, VEi 358, lEi
19.848-852, DVt 311, DrG5.129.
Galfetti
D¬ll (d
k
l) s.m. Piccola porzione di bosco pa-
triziale (rivaS. Vitale,Mendrisio).
Voce isolata, di origine non chiara, cui non fa ri-
scontroalcunché fuori delle località considerate.Dal
puntodi vista strutturaleverrebbedapensareauna
formazione ridotta.arivaS.Vitale, e inalcune loca-
lità circostanti, si registrano infatti i termini
parti-
da
,
partidèla
per designare un ‘lotto di bosco patri-
ziale assegnato in godimento alle famiglie patrizie’,
specie per ricavarne legnadaardere e paleria [1]. Si
potrebbe quindi ipotizzare l’esistenza di una forma
paralleladim.masch.,
partidèll
, che si è ristrettaal-
la suaparte finale, forse specializzandosi conunadi-
versa sfumaturadi significato. –un’eventuale origi-
nedal got.
DailS
(cfr. il ted.moderno
Teil
‘parte’ [2]),
interessanteper la semantica [3], si scontra con l’as-
senza di suoi continuatori riconosciuti nell’area ro-
manza (non è infatti riscontrato dal Gamillscheg) e
non convince pienamente per la risoluzione in
j
del
dittongo
-ai-
[4].
Bibl .: [1]cfr.VSi2.783,lSi3.744. [2]V.k
luGE
-
S
EEBolD
725. [3]cfr.FEW3.31s.v.
deild
. [4]cfr.G
a
-
MillScHEG
, rom.Germ. 2.34.
Galfetti
DElüMŒ (delümí) v. consumarsi, deperire.
Var.:
dalümí
(circ.Malvaglia),
dalümii
(olivone),
delemí
(Soazza),
delümí
(leontica),
delümii
(Biasca).
1. consumarsi, deperire, smagrire, languire,
avvizzire (Biasca,Ble.):
delümí
, dimagrire, depe-
rire, avvizzire (leontica),
dalümí
, languire, in-
tristire: delle piante (Semione),
pòstu dalümí
cumè imamball!
, che tupossa illanguidire come
le piante di patate! (Malvaglia);
delümíd
, dima-
grito, rattrappito, contratto per malattia o vec-
chiaia (Biasca [1]),
l’è sciá dalümíd cuma um
ba≤ètt
, èsmagritoquantounabacchetta (ludiano
[2]). –aolivone, in senso traslato, ambire, desi-
derare ardentemente, struggersi, spasimare.
2. altri significati
2.1. aSoazza, dileguarsi, sciogliersi, fondere,
svanire.
2.2. aBiasca, abortire un fetomorto da tem-
po:
la≤áura l’adalümíde l’ènacia inbima
, laca-
prahaabortitoun fetomortoda tempoenonèsi
nuovamente ingravidata [3].
3. Derivati
delemídagg. 1. inzuppato, inflaccidito: dell’in-
salata lasciata troppo tempo nel condimento
(Soazza). –2.Marcio, imputridito (Soazza).
Voce di cui non si sono trovate corrispondenze in
altri dialetti. la struttura del vocabolo sembra con-
durre a una formazione parasintetica con alla base
lüm
< lat.
l
˘
MEn
‘luce’ [4], preceduta dal pref.
de
-,
esprimente allontanamento, separazione o l’ideadel
passaggioaduno stato opposto [5]. lo scarto seman-
tico si spiegherà a partire dal concetto di ‘vita’ o da
quellodi ‘splendore, bellezza, fulgore’, percui cfr. l’it.
lume
[6]. il senso primordiale è quindi quello della
perdita dell’originario vigore o fulgore. Gli esiti di
Soazza con proton.
-e-
tradiscono un influsso secon-
dario che, stando alla semantica, potrebbe ricondur-
si a≠
deslenguá.
– in alternativa, si potrebbe pen-
sare al lat.
DEl
Î
M
º
rE
‘limare’, da cui dipendono gli
a.it.
delimare
‘limare; fig. rodere, consumare, logora-
re (l’animo); rifl. rodersi dentro, arrovellarsi’ e
dili-
mare
‘veniregiù lentamentescaturendodallaroccia’,
oltre ad alcuni riflessi dial. sett. quali i mil.
delimà
‘dileguare, struggersi’, berg.
delimà
‘moriredi fame’,
‘andarsene pel buco dell’acquaio, smagrire, consu-
marsi, struggersi’, valtell.
fá delimà
‘fare spazienti-
re, far tribolare, irritarenon fortemente’ (Val tarta-
no), bol.
dlimärs
‘rodersi (dalla rabbia)’ [7].
Bibl .: [1] cfr.M
aGGinEtti
-l
urati
84, S
troZZi
57.
[2]G
alFEtti
128. [3]S
troZZi
57-58. [4]rEW5161,DEi
3.2282. [5]r
oHlFS
,Grit. 3.1010. [6]B
attaGlia
9.270,
271. [7]rEW2541,S
alVioni
-F
aré
,Postille2541,B
at
-
taGlia
9.270,271, DEi 2.1240,1303, lEi 19.853-854,
c
HEruB
. 2.15,M
onti
64,t
iraB
. 433,DVt311.
Galfetti
DEMEnaSG¬ (demena
¿k
) v.traslocare (Mal-
vaglia,Mesocco).
Var.:
damanasgè
(Malvaglia),
demenasgè
(Mesoc-
co),
demenesgè
(Malvaglia).
Anchéi laTerésa la demenasgia, de cá vésgia
la vaa stá in la sò bèla cánéva
, oggi teresa tra-
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