Centro di dialettologia e di etnografia - page 13

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DeNeDAA
DeNeDAA
Grig. [49]), affermazioneche trovaconfermanella
raccomandazione
perchèlsíafaccalvinaghua
lassápassálBambín
, perché il vino sia pronto,
si deve lasciarepassare ilNatale (Grono). Per le
festenatalizie, così comeaPasqua, aBellinzona
si usava preparare
labiradópia
, una birra spe-
ciale, particolarmente forte, prodotta solo due
volte all’anno. La data è infine punto di riferi-
mento in alcune località per la panificazione ca-
salinga nel mese di dicembre:
asantAmbr∑sor
panacös,aDenedaaostórnaafaa
, aS. Ambro-
gio (7 dicembre) il pane a cuocere, aNatale lo si
tornaa fare (Mugena); inquestaprospettivaève-
rosimilmente da collocare anche la deroga con-
cessanegli statuti diMinusio del 1313 alla proi-
bizione di panificare al sabato, se la vigilia di
Natale cadeva in questo giorno della settimana:
«Itemstatutumestquodnullapersonadicti com-
munis debeat callefacere furnumneque coquere
panem in diebus sabatis totius anni preter in
illadie sabati queest ante festum
nativitatis
do-
mini nostri yeshuxsti» [50].
1.5. Preparazione alNatale
1.5.1. Avvento
Il tempo dell’Avvento, dedicato alla prepara-
zionealNatale, cominciaquattrosettimanepri-
ma nelle zone di rito romano e sei settimane
prima in quelle di rito ambrosiano (≠
avent
).
Questo periodo, che coincide con l’inizio dell’an-
no liturgico ed è costellato dimolte feste impor-
tanti, era caratterizzato in passato da una spi-
ritualità diffusa, che si esprimeva in pratiche e
osservanzenel frattempo scomparse. AMendri-
sio i frati cappuccini, qui residenti finoal loroal-
lontanamentonel 1848, assicuravanounapredi-
cazione quotidiana nella chiesa di S. Giovanni,
ricevendo come ricompensa «uno staio di fru-
mento fabbricato in pane, una brenta di vino
buono e quattro bei capponi» [51]. All’insegna-
mentoreligiosocorrispondevaunpronunciatori-
goremorale, che invitavaaldigiunoealmangiar
di magro per almeno due giorni per settimana,
alla penitenza e allamorigeratezza. Balli ema-
trimoni erano da evitare:
chibalaintémpd’Ad-
véntgavégnlónghipè
, achiballa in tempod’Av-
vento vengono lunghi i piedi (Rovio),
chichese
spósad’Advéntfinch’iscampaisensént
, chi si
sposadurante l’Avvento fin che campane risen-
te (Brissago);nellechieseera inoltrevietatosuo-
nare l’organo (Posch.).
Al giornod’oggi le settimaneprecedenti ilNa-
tale sono caratterizzate soprattutto da manife-
stazioni e usi profani, quali le cene annuali fra
colleghi di lavoro o fra amici, riunioni conviviali
di associazioni o gruppi politici, panettonate, fe-
sticciolescolastiche, spettacoli perbambini, corse
podistiche, concerti o recite d’ispirazione natali-
zia [52], aperture straordinarie dei negozi,mer-
catini. Permolti l’aspettoprevalentepare ormai
esseredivenuto la frenesiadel regalo:
giáunbèll
puuprimadaNatáligénticumincianaagitass,
apararésscheigh’abianl’argéntvivadòss,i
fannasgarataanáindinegòzziacumpráróba,
caladamíariváatémpemíavéghpruntiregái
,
giàun bel po’ primadiNatale la gente comincia
ad agitarsi, parrebbe che abbiano l’argento vivo
addosso, fanno a gara ad andare nei negozi a
comprare roba, perpauradinonarrivare in tem-
po e nonavere pronti i regali (Mendrisio).
1.5.1.1. Calendario dell’Avvento
Verso lametàdelNovecentohanno fatto la lo-
ro comparsanellaSvizzera italiana, provenienti
da nord, i calendari dell’Avvento. Concepiti per
scandire i giorni inattesadelNatale, sono costi-
tuiti da fogli di cartoncino sovrapposti (più re-
centemente si possono trovareanchemodelli più
articolati, a forma di piccole case, capanne o al-
tro), con finestrelle da aprire ogni giorno fino
alla vigilia, svelando disegni che riproducono
temi, personaggi e oggetti natalizi [53]:
mí,ul
primcalendaricheuvist,l’èstainalquarantòtt
Fig. 28.
Calendariodell’Avvento (Collez.CDE; fot.G.
Meyer).
1...,3,4,5,6,7,8,9,10,11,12 14,15,16,17,18,19,20,21,22,23,...68
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