Centro di dialettologia e di etnografia - page 14

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DeNeDAA
DeNeDAA
incádalaIvònn,l’évaciaraméntunaròbada
tudésch,difatilaIvònnl’avévaspusaaunsvizzar
tudésch;perògh’évamíadéntafrasinèniént,
l’évapütòstunròpppieghévul,chelstavainpée
daparlüü
, io, il primo calendario che ho visto è
stato nel 1948 in casa dellayvonne, era chiara-
mente una cosa da tedeschi, difatti la yvonne
aveva sposato uno svizzero tedesco; però non
c’erano dentro frasi né niente, era piuttosto un
oggetto pieghevole, che stava in piedi da solo
(Cassarate).
Originariamente i calendari iniziavano con la
primadomenicad’Avvento, attualmentepartono
invecedal primodi dicembre. Inalcune versioni
successive i disegni sono stati sostituiti oaccom-
pagnati da cioccolatini:
sévumcunténtp∑culca-
lendariéttpogiaalísünacadrégaonarmadiétt
indinòssstanzétt,saspeciavalamatín,chebèll
pudévèrdighifinestrèll,cercáladata,uldí...
primagh’évaidisegnín,p∑püsséeinlá,chebón,
ièrivaaiciculatín
, eravamo contenti poi con il
calendariettoappoggiato lì suuna sediaounar-
madietto nelle nostre stanzette, si aspettava il
mattino, chebellopoteraprire le finestrelle, cer-
care la data, il giorno; prima c’erano i disegnini,
poi più tardi, chebuoni, sonoarrivati i cioccolatini
(Breganzona [54]). Oggi si trovano in commercio
anche calendari messi in vendita da aziende, in
particolare del settore cosmetico, con all’interno
delle singole caselle campioni in miniatura dei
loro prodotti.
1.5.1.2. Coronadell’Avvento
Daunuso conosciutoediffuso inGermania, la
corona dell’Avvento, fatta con rami d’abete in-
trecciati, uniti da nastri colorati, rossi, dorati o
argentati, su cui sono fissate quattro candele in
corrispondenza delle quattro domeniche dell’Av-
vento, ègiuntadapprimanei territori svizzeri te-
deschi, dove ha avuto inizialmente un’accoglien-
za tiepida; daqueste regioni, apartiresoprattutto
dal secondodopoguerra, ha conosciutoun’espan-
sione sempre più ampia, sostenuta dagli am-
bienti commerciali edallagrandedistribuzione,
penetrando nella Svizzera italiana in tempi
molto recenti, sul finiredel
xx
secolo [55]:
quéla
curónacundéntaicandér,míar’uvistaiprim
vòltaratelevisión,alsarástaiindalsetantaon
quaianndòpo,indireclámdaraVintertúr,sóta
Natál:ifavavedéunapartaméntchetacava
föghparchèiévadismentegádpizzicandér;
adèssl’èunparad’anncheramèdònalaratö
,
quella corona condentro le candele, io l’hovista
le prime volte alla televisione, sarà stato nel
1970oqualcheannodopo, nellepubblicitàdella
compagnia di assicurazioni Winterthur, prima
di Natale: mostravano un appartamento che si
incendiavaperchéavevanodimenticatoaccese le
candele; adesso sono un paio d’anni che mia
moglie la compera (Comano).Al giornod’oggi la
si può trovare sui tavoli delleabitazioni o, inuna
versione priva di candele, appesa alla porta
d’entrata delle case. Secondo alcune testimo-
nianzeorali, inalcuni cimiteri delLuganese, se-
guendo anche in questo caso un’usanza diffusa
nella Svizzera tedesca, recentemente sono ap-
parsedelle coronedell’Avventoposte sulle tom-
be [56].
1.5.2. Novena
GiànelMedioevo era conosciuta la pratica di
far precedere auna festa importanteunperiodo
di nove giorni di preparazione e di preghiera
[57].un ruolo importante inquestasignificativa
forma di devozione popolare era rivestito dalle
appositeequotidiane funzioni religiose che, rese
attrattivedalla trepidazionedell’attesa e sugge-
stive dall’oscurità data dalla loro collocazione
oraria, almattino presto e a sera inoltrata, era-
nomolto frequentate e contribuivano a rendere
ancor piùvivo il sentimentodi partecipazioneal
grande evento.
Fig. 29.
EdificiodellaScuola elementaredi Bellinzo-
na sud trasformato in calendario dell’Avvento, di-
cembre2015 (fot.G.Meyer).
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