Centro di dialettologia e di etnografia - page 47

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DeNeDAA
DeNeDAA
romanda, dove l’usanza è particolarmente radi-
cata [221].
1.13.2.4.Donidapadrini, familiari eparenti
Talvoltaai padrini eallemadrineeraaffidato
il compitodi procurare i regali ai loro figliocci:
er
ghidazzalam’aportóoelbambígn
, lamadrinami
haportato i regali diNatale (Sonogno [222]); an-
che i lorodonieranosemplicieconsistevanodire-
gola inqualche leccornia:aMaggia i figlioccirice-
vevanoinfattiallavigiliaunaciotolacondeidolci,
mentreaOlivoneilregalotradizionalevenivada-
toaCapodannoederacostituitodallo
sciurín
,pa-
gnottella contenenteacini di uvapassa [223]. In
un contesto lontanodallosfarzoedal lusso, ulte-
rioriavversità, comequelle indottedallaseconda
guerramondiale,rendevano lasituazioneancora
più difficile:
Natáldanümfiöö!Icataloghdi
giügátoidaltémpdaguèraigh’évaindòssl’oduu
dalapagüra.Aiévadumádaslümaaericamágh
suradafantasía
,Nataledi noi ragazzi! I catalo-
ghi dei giocattoli del periodo bellico avevano ad-
dosso l’odoredellapaura.eranosoloda rimirare
edaricamarci sopracon la fantasia (Agno [224]).
Qualchesperanzainunregalodiversoepiùso-
stanziosopotevacoltivarlachiavevaparenti lon-
tani da casa:
insaléta,pogiaasültavolrodónd,
quarciaad’onatovaiadapizzfaiadalamam,ma
spéciaoltreníninlégn;mal’amandaaolmèpáda
París,inFrancia
, insaletta,appoggiatosul tavo-
lo rotondo, copertodauna tovagliadi pizzo fatta
dallamamma,mi aspetta il treninodi legno;me
l’hamandatomiopapàdaParigi, inFrancia (Ca-
dempino [225]).Avoltevenivamandatounpo’ di
denarocheavrebbepermessodiacquistarequal-
cosadi particolareper la festa; cosìSilvioDeber-
nardi che il 7 dicembre 1899 da Soledad, inCa-
lifornia, scrivevaai genitori aLodano: «Farete il
piaceredi dargli un franco, fr. 1, al figliodelGe-
remia [suo fratello] che li userà da comprare i
candy
[caramelle]per ilCrismas [Natale]» [226].
Dall’estero,nonsoloperibimbimaperl’interafa-
miglia, potevano arrivare anche regali più raffi-
natieparticolari: inVallediBlenioa impreziosire
lafestivitàarrivavanoinfattiilgustoso
Christmas
pudding
o un appetitoso fagiano, impacchettato
nella cesta di vimini, doni natalizi tipici degli
emigranti in Inghilterra [227]. I quali simostra-
vanomoltogenerosi,standoper lomenoalletesti-
monianze che ricordano il grosso lavoro supple-
mentare che comportava il recapito dei pacchi
:e
lóraimandavaacâpéifèst:emía√íaGincómela
fasévacolsciüí?Lancargavabès®finchelapodé-
vap∑.Edòpoaraséiraiciapava,intratrèquâtra
dònncorsösciüíeralantèrnaep∑inavaar’Aqua-
russaacargâss.DòpouldídNatâllanasévacol
sciüíafáradistribüzziún
, ealloramandavanoa
casaper le feste: emiaziaGin [addettaall’ufficio
postale]come facevacon lagerla?Necaricavaben
finchepoteva.edopoallaseraprendevano, intre
oquattrodonnecon la lorogerlae la lanternaean-
davano adAcquarossa a caricarsi [talora perfino
settantachiliatesta!].DopoilgiornodiNatalean-
davaconlagerlaafareladistribuzione(Leontica).
1.13.2.5.Donidaentie istituzioniaibambini
In diverse località sono promosse da associa-
zioni, enti e perfino gruppi o partiti politici, delle
manifestazioni durante le quali vengono distri-
buiti regali ai bambini.Dal 1979, quando lescuole
delpaesevennerochiuse, ladomenicacheprecede
il 25 dicembre ilMunicipio di Gandria organizza
un incontro con i bambini del paeseedistribuisce
lorodoni offerti dal comune [228]; aRivaS.Vitale
Fig. 64. Da qualche anno si è diffusa l’usanza di ap-
pendereaidavanzalidelle finestreeaibalconideipu-
pazzidiBabboNataledidiversegrandezze, chescala-
no lacasaperconsegnare idoni (fot.G.Meyer).
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