Iscrizioni ai test fisici
Le iscrizioni ai test fisici per la valutazione dell’idoneità fisica per la candidatura alla Scuola Cantonale di Polizia (SCP) sono disponibili al seguente link:
Iscrizione test fisici per la SCP
Uno dei meriti della società moderna è quello di prendere maggiormente in considerazione l’individuo, tenendo conto non solo delle ferite fisiche, ma anche delle sofferenze psichiche.
Quando una persona subisce un trauma in seguito ad un evento eccezionale, unico ed imprevedibile, a cui assiste o di cui è vittima, vive una situazione di stress. E’ statisticamente dimostrato che all’incirca tre quarti dei soccorritori professionisti (ambulanze, pompieri, polizia, protezione civile, ecc.) che intervengono in occasione di avvenimenti gravi o di catastrofi, subiscono uno stato di stress acuto. Esso è un insieme di reazioni naturali (disturbi del sonno – ricordi intrusivi) che possono durare alcuni giorni o settimane. L’individuo in genere tende a riassorbire autonomamente queste reazioni. Se però non vi riesce e non vengono curate, si può sviluppare uno stato di stress postraumatico (Post Traumatic Stress Desorder - PTSD) difficile da guarire.
Non vi sono indicazioni per stabilire con che frequenza e chi può sviluppare questa malattia. Sovente sono proprio coloro che “continuano a funzionare normalmente” che possono in seguito sviluppare sintomi di PTSD.
è fondamentale mai minimizzare gli effetti di un avvenimento, poiché la sua gravità non è sempre indicatore sufficiente per determinare chi ha bisogno di sostegno ognuno reagisce in base alla propria storia personale e al proprio vissuto.
Inoltre un intervento rapido ed efficace evita, di principio, l’insediamento di traumi gravi e cronici.
Il debriefing non è una psicoterapia, ma un processo che favorisce la mobilitazione delle notevoli capacità di superamento del vissuto traumatico di un individuo: ognuno di noi ha risorse talvolta insospettate per elaborare lesioni alla propria psiche
Il debriefing può prevenire efficacemente l’insorgere di disturbi psichici più gravi, ma non deve necessariamente essere effettuato da professionisti del ramo psicoterapeutico o psichiatrico. Spesso è addirittura più indicato l’intervento di persone provenienti dalla medesima categoria delle persone coinvolte, adeguatamente formate e coadiuvate, se necessario, da una persona formata in salute mentale.
Il debriefer non si occupa di scoprire il perché delle sensazioni vissute (si tratterebbe un intervento terapeutico, evidentemente riservato ad un professionista), ma unicamente di ricostruire la storia completa dell’evento, in modo da trovare un filo logico, un filo conduttore che sappia dare un senso agli avvenimenti. Questo per consentire di verbalizzare (quindi di portare a livello cognitivo) l’accaduto, descrivendo i fatti, i pensieri e i sentimenti, e di informare sulla normalità dei disturbi, facendoli rientrare nella realtà quotidiana per permettere a chi interviene di restare operativo e di evitare un esaurimento personale e professionale.
È per questi motivi che attualmente sempre più spesso degli psicologi e degli appartenenti ai vari servizi d’intervento, specialmente formati, intervengono in occasione d’avvenimenti gravi o che comportano gravi situazioni di disagio, a sostegno dei soccorritori.
Nel 1999 è stato creato all’interno della polizia cantonale un gruppo Debriefing composto da agenti di polizia cantonale e comunale sensibili alla problematica che, approfittando dei corsi organizzati dalla Commissione cantonale per l’aiuto alle vittime e per la prevenzione dei reati, hanno seguito una formazione completa quali debriefer.
Questi agenti fanno pure parte della DEBRISI (Associazione debriefer della Svizzera Italiana), composta da professionisti attivi negli enti di soccorso (servizi sociali, pompieri, ambulanze, protezione civile, polizia), che hanno pure ricevuto, indipendentemente dalle proprie conoscenze professionali, la medesima formazione dei nostri colleghi.