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DAQuå
DArA
lo Codiga»; gli faceva eco quello di Certara, che
osservava: «nonabbiamodanoi canali irrigatori;
c’è abbondanzad’acquanel sottosuolo».
3.Altri significati:
vindaquò
, vinoannacquato
(Sonvico). – Ad Astano,
daquaa
, risciacquare,
mettereamollo lebotti. –FuoridellaSvizzera ita-
liana,
canál ch’u daqua
, condotto, scarico che
perde (Crealla),
daquá
, piovere in casa (Vanzone).
4. Derivati
daquadóo (Brissago),
daquadói
,
dequadói
(Lu-
diano),
indaquadói
(Ludiano, Castro),
inda-
quadóu
(giornico) s.m. 1.Annaffiatoio (Ludiano,
Castro, Brissago). – 2. Irrigatore, macchina per
irrigare (giornico).
daquamént (grancia),
adaquamént
(gerra
gamb.) s.m. Irrigazione.
daquatòri (Sementina, giornico, Faido, Lug.,
Stabio),
adaquatòri
(Osco, Torricella-Taverne,
Pura, Sonvico,Balerna,roveredogrig.),
daqua -
tór
(BoscoLug.),
indaquatòri
(Carasso) agg. Irri-
guo.
Pró daquatòri
, prato irriguo (Faido) e, fuori
dellaSvizzera italiana,
taréndaquatòri
, terreno
irriguo (Villa di Chiavenna [2]); v. anche il sost.
doc. «datum Iohanolo ferariodeFaydoprobullis
[vasche di fontana] et pro
deguaduris
… lb. vii»
(Leventina1458 [3]).
daquazzión (Certara),
daquazziún
(Sementi-
na) s.f. Irrigazione.
daquíns.m. Annaffiatoio (Malvaglia).
Lat.
ADAQu
º
re
‘annaffiare; abbeverare’ [4]. Se-
condo il LeI, le var. del tipo
indaquá
si devono a
un’immissionedi *
InAQu
º
re
(per cui v.≠
inaquá
) [5].
–Fuori dellaSvIt., iMat.VSI registrano inoltre il de-
rivato
daquadúr de stanza
‘annaffiatoio a forma di
imbuto con becco a forellini’ (Cernobbio), probabilm.
corrispondente al
dacquadór de stanza
mil. che il
Cherubini definisce «vaso simile a un imbuto senza
cannello, e pertugiato da fondo, che s’usa per adac-
quar le camere onde non si levi troppa polvere nello
spazzarle» [6]. Il corrisp. di grancia segnala la voce
daquamént
, osservando però che «le persone dotte
preferiscono ormai dire
irigazzión
».
Bibl.: AIS 7.1425, C
HeruB
. 2.8.
[1]AIS7.1425P.53. [2]g
IOrgeTTA
-g
HIggI
359. [3]
MDT1.1996en.63. [4]reW147,S
ALVIOnI
-F
ArÉ
,Po-
stille147,DeI1.54,LeI1.615. [5]LeI1.620,622. [6]
C
HeruB
. 2.8.
Ceccarelli
daquadóo, -quamént≠
daquá
DAQuAnT¬(dak
?
ant
k
) avv.Spesso, frequen-
temente (Menzonio).
Gnii daquantè il país
, venire spesso inpaese.
Si spiegherà come lessicalizzazionedi un costrutto
ellitt. del tipo ‘daquanto (tempo) è’ o, inalternativa, ‘da
quante (volte) è’.
Ceccarelli
daquarcèe≠
coverciá
daquatòri, -quazzión, -quín≠
daquá
DArA(dára) s.f. 1.Treggia, slittada trasporto
trascinata dai buoi (Stabio). – 2. Tipo di carro
massiccio impiegatoper il trasportodei blocchi di
marmodall’altodella cavaallapartebassa (Arzo).
Voce registratagiàdalMonti per il dial. com. (cfr.
dàra
«baroccio damontagna, tirato da buoi o vacche,
con due basse ruote davanti, strascinato di dietro su
due legni, cheai due lati ne formano il telajo» [1]) e in
seguitosegnalatadal corrisp. delVSIdiCernobbio che
registra
mená a cá i légn cun la dara
‘trasportare a
casa la legna con la treggia’. –Consuonastranam. con
bara
‘carroadue ruoteper il trasportodel fieno’ e,
nel SottoC. in particolare, ‘carro robusto adatto al
trasporto di carichi pesanti’, di origine longob. [2]. Si
veda comunque anche l’it. (di ambito marinaresco)
dara
‘l’insiemedelleparti di ricambiodell’alberatura
d’un veliero, droma’ (
xIx
sec.) e, anticam., ‘ponte po-
sticcio’, di origine non chiara [3].
Bibl.:M
OnTI
63, App. 31.
[1]M
OnTI
63. [2] LeI, germanismi 4.579-581. [3]
DeI 2.1211.
Ceccarelli
Fig. 7. Il
daquadúrde stanza
disegnato suuna sche-
dadel corrispondente di Cernobbio per il VSI.
1...,37,38,39,40,41,42,43,44,45,46 48,49,50,51,52,53,54,55,56,57,...68
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