Centro di dialettologia e di etnografia - page 29

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DeNeDAA
DeNeDAA
invacanzad’estaa
,mandavano le rosediNatale
ai forestieri chevenivano invacanzadurante l’e -
state (Caslano). Per la leggenda che spieghereb -
be l’originedella rosadiNatale, v. il par. 1.22.2.:
lavitalitàdel racconto trova confermaanchenel
fatto che vi si fa riferimento inun copione datti-
loscritto di una rappresentazione popolaremal-
cantonese tenutasi verso lametàdegli anniCin-
quantadelNovecento.
1.9.3.5. Rosadi Gerico
La rosa di Gerico, Anastatica hierochuntica,
chiamataavolteancherosadiNatale,èunapian-
tadellafamigliadellecrucifere, icuirami,checon
clima asciutto sono racchiusi in un globo, se ba-
gnatisiammorbidisconoesiapronoformandouna
sortadi calicesimileaquellodiuna rosa.Ledon-
nee legiovaniriformateposchiavineusavanoriu-
nirsidopo lacelebrazionedimezzanotte inunaca-
saprivata e, alternandodiscorsi religiosi alla re-
citadi salmi, aspettavanoche lapianta, immersa
nell’acqua, si schiudesse [135]. Le informazioni
nonpermettonodi saperese lapraticaavesse, co-
me in diversi altri luoghi, carattere divinatorio,
volto cioè aprevedere sviluppi futuri,meteorolo-
gici o legati adattivitàdi vario tipo: essa comun-
que era diffusa e antica ed era ben attestata, in
passato inmisura ancor maggiore, nei territori
svizzeri tedeschi, dadove èpoi penetratanel Po-
schiavino [136].
1.9.4. Presepio
La tradizione del presepio è attestata per lo
meno giàapartiredall’
VIII
secolo conmodalità e
formediverse,alcuneanchemoltosemplici, inoc-
casione delle cerimonie liturgiche della notte di
Natale.AquestesiispiròS.Francesco,creandonel
1223 aGreccio una suggestiva rappresentazione
viventedellanativitàdiBetlemme.Osteggiato in
seguitodai riformati luterani, ilpresepio trovò in-
vecepienoappoggionellaChiesa cattolica, che vi
videunapregnantemodalitàdidascalicaeuna fe-
condaformadidevozionepopolareenèfavorìladif-
fusione, inparticolareattraverso l’azionedei fran-
cescani, dei domenicani edei gesuiti [137].
Nella Svizzera italiana compare saltuaria-
mente giànella secondametàdel Settecento,ma
è soprattutto con il secolo successivo che si riscon-
trauna suamaggior presenza, fortemente condi-
zionatada influssi provenienti dall’area italiana;
è comunque solo con l’inizio del Novecento che
l’usanza si afferma inmodo più capillare [138].
Inizialmente il presepio era preparato unica-
mente nelle chiese; dopo una prima fase in cui
Fig. 42. Presepio vivente, Rivera1991 (fot. R. Pellegrini)
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