Centro di dialettologia e di etnografia - page 30

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DeNeDAA
DeNeDAA
venivaespostodavanti all’altare il soloBambino
in fasce, si è passati a una rappresentazione più
articolataecurata, checomprendeva laSacraFa-
miglia, altri personaggi e decorazioni di vario ti-
po, tali da suscitare l’interesse e l’ammirazione
dei visitatori:
olpresépiosfas®indi géspaifèst
daNatál
, il presepio si allestisce nelle chiese per
le feste di Natale (Dalpe),
sémnèccèn≤aavedéi
ulpresépifòdifrèi
, sono andato anche a vedere
il presepio dai frati: al convento di Faido (Quin-
to [139]),
ulpresépi,indócheusméttumbambín
dedscirichetuccivannevidéll
, il presepio, do-
ve simetteunbambinodi cera che tutti vannoa
vedere (Chironico),
elpòroCelèstalandavaaca-
táiramadepèsciadénnindopatrizziádeCòla,
aluraal’altaadesantAntòniifavalpresèpiel
metèvalátüttipèsciadatochegh’évamíaifióo,
biavaandáacumprái,ifióo,ifavalpresèpi,p∑
ratovaiaegh’évaipersonagi,iévaalteunses-
santacentímetri,elBambínalgh’èancamò,che
ilméttgióadèssperNatál
, il poveroCelestean-
dava a prendere i rami di abete nel bosco patri-
ziale di Colla, alloraall’altare di S. Antonio face-
vano il presepio emetteva là tutti gli abeti dato
che non c’erano i fiori, bisognava andare a com-
perarli, i fiori, preparavano il presepio con la to-
vagliaec’erano ipersonaggi, eranoalti circases-
santa centimetri, il Bambino c’è ancora e lo
espongono adesso perNatale (Colla).
Dalle chiese l’uso si è esteso alle abitazioni,
grazieancheal fattodipoterdisporredimateriali
di poco costo e facilmente reperibili. I primi pre-
sepi casalinghi avevano infatti i personaggi co-
stituiti da figure di carta o di cartone, paziente-
menteeappositamentepreparatee colorate–ma
in alcune località della vicina Lombardia alla
finedell’Ottocentosi potevano trovaregiàpronte
sullebancarelledeimercati [140] –e infilzatepoi
inun soffice tappeto dimuschio: «a quei tempi i
ragazzi occupavano i giorni precedenti il Natale
e le risorse della propria fantasia nel preparare
il Presepio. era lagioiamassimadi quelle feste.
Il lauro, ilmuschio, lemele rosse, le figurine, so-
prattutto, quantoda fareprocuravano: quelle fi-
gurine chenonvolevanomai star ritte e che ter-
minata la loro scritturavenivanomesse in serbo
per l’annoappresso!» [141]; «tappezzavamo il suo -
lodel fragrantemuschio ..., conprofondo rispetto
piantavamonel soffice terreno i cari evecchi pa-
stori, gialli, azzurri e rossi, tolti allavecchia sca-
tola chiusa inun cassettodi biblioteca ..., una fa-
miglia ibrida e varia di brave persone di carta,
piantate sugli stecchi» [142];
lasirafavuminòst
béicasetinndacartón,gametévumtüttulmés,
alasira,cunnaròba,cunnapassión!
, alla sera
facevamo le nostre belle casettine di cartone, ci
impiegavamo tutto ilmese, alla sera, conun im-
pegno, conunapassione! (circ.Vezia);
anasèvom
s®perolpiotéudratinéradroBèpiMagéttaca-
taaram®rolaperolpresépi
, salivamo sul tetto
della tinaia di BeppeMaggetti a cercare il mu-
schioper il presepio (Biasca [143]);
anavumdént
paivaládinprincipiudadicémbruafálamüfa
parfálpresépi
, andavamo dentro nelle valli in
principio di dicembre a raccogliere il muschio
per fare il presepio (circ. Vezia),
unpresépipar
véssbèllalduvévavéssfaicunlamugnina,che
sandavaacercáunquéidíprimadaNatál,ecul
sòfiümemagariunlaghetínfaicunlacarta
dòra
, un presepio per essere bello doveva essere
fatto con ilmuschio, chesi andavaa cercarequal-
che giorno prima di Natale, e con il suo fiume e
magari un laghetto fatto con la carta stagnola
(Mendrisio). Il presepio veniva spessopreparato
Fig. 43.
Presepio pieghevole di cartoncino: di dimen-
sioni contenute, poteva essere facilmente trasportato
ecollocato(proprietàG.Haug,Capolago; fot.G.Meyer).
Fig.44.Figuredi carta,munitedi stecchidi legnoper
poterle infilzarenellabasedel presepio (
proprietàG.
Haug,Capolago; fot.G.Meyer
).
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